Il 29 dicembre 2016 è mancato padre Faustino Ossanna, il frate francescano che fu tra i padri fondatori del Cineforum in Italia, sulla base di una vasta cultura sia umanistica e cinematografica che religiosa. Il suo nome è legato anche a Pasolini, uno tra i primi ospiti, insieme a Rossellini, che egli invitò nel 1964 al Circolo di Cultura Cinematografica “Roma EUR”, poi Seraphicum, nel quartiere Eur dove il poeta si era stabilito con la madre. L’occasione fu data dal film Il Vangelo secondo Matteo, al centro di una conversazione- dibattito cui nel 1964 Pasolini si prestò amabilmente, come rievoca il giornalista Filippo Rizzi in un ritratto dello scomparso frate Faustino, uscito su “Avvenire”, da cui riprendiamo alcuni stralci.
Morto padre Faustino Ossanna il frate amico di Pasolini
di Filippo Rizzi
www.avvenire.it – 30 dicembre 2016
È morto giovedì, all’età di 96 anni, a Pedavena (Belluno), padre Faustino Ossanna, ex docente di teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura – Seraphicum”, dove fondò anche il Cineforum, luogo di approfondimento culturale che ebbe fra i primi ospiti Roberto Rossellini e Pier Paolo Pasolini.
Nato il 22 agosto del 1920 a Sfruz (Trento), aveva compiuto gli studi teologici nel Collegio dei frati minori conventuali di via San Teodoro a Roma e, sempre nella Capitale, era stato ordinato presbitero il 16 marzo del 1946 nella basilica di San Giovanni in Laterano.
Amante dello studio, aveva conseguito cinque lauree: in Sacra Teologia alla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” (1948), in Filosofia a Perugia (1978), in Teologia Morale all’Accademia Alfonsiana (1983), in Lettere alla Sapienza di Roma (1986), in Mariologia al Marianum, oltre al Diploma di esperto in pastorale all’Università Lateranense (1978). Aveva esercitato il suo ministero presbiterale prima nel Seminario Teologico S. Antonio Dottore, a Padova, in qualità di vice-rettore (1948-1956); quindi all’Arcella (Padova), come guardiano e parroco (1952-1958); poi, a Roma, ai Santi Pietro e Paolo, come guardiano (1958-1967) e parroco (1958-1970). Rientrato nella sua provincia religiosa di Padova, per tre anni era stato definitore provinciale (1970-1973); quindi a Milano, guardiano e parroco (1973-1976); poi, a Parigi, all’Alliance française, la Scuola di specializzazione in pastorale (1976-1977).
Nel 1964, presso la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere Eur di Roma, dette vita a una lungimirante attività pastorale e culturale (poco dopo trasferita nella nuova struttura del “Seraphicum”) con la proiezione di film e dibattiti per una lettura critica dei temi di attualità. Nacque così il Cineforum “Seraphicum” che avrà, tra i primi ospiti, Pier Paolo Pasolini e Roberto Rossellini e che prosegue tuttora, centrato proprio su quella formula di approfondimento voluta da padre Faustino.
Proprio recentemente padre Faustino, intervistato dalla rivista “Newsletter di san Bonaventura”, aveva spiegato il senso di questa collaborazione dal sapore speciale con lo scrittore friulano Pier Paolo Pasolini.
«Era circa la metà degli anni Sessanta, Pasolini era venuto ad abitare con la mamma all’Eur, in quel periodo aveva lavorato al film Il Vangelo secondo Matteo e volevo approfondire l’argomento direttamente con lui che tra l’altro sapevo essere non più credente – fu il racconto del religioso trentino -. Passava sempre davanti alla chiesa, abitando proprio lì vicino; così un giorno lo fermai, ci mettemmo a parlare, mi raccontò di questa sua opera e gli chiesi di venire a presentarla in parrocchia. Così fece, proiettammo il film, lo spiegò e ne nacque un dibattito vivace ma sereno nel quale affrontammo temi come il problema religioso, la politica di fronte al cristianesimo e la perdita di orientamento cristiano della famiglia».
E rivelò un particolare inedito sul cineasta e scrittore: «Pasolini era un tipo cordiale, aperto, coraggiosamente diceva quello che pensava anche riguardo alla Chiesa e alla politica; proprio quello diventava per noi un punto di partenza per l’evangelizzazione: la necessità di prepararsi a rispondere ai problemi del mondo. E uno stimolo arrivava proprio dal cinema. Così trovammo l’occasione per iniziare l’esperienza del cineforum con un soggetto ritenuto scomodo da molti nostri ambienti: era il primo incontro Chiesa-cinema con un personaggio assai critico, ma proprio questo permetteva di formarci».
Dopo aver esercitato il suo ministero presbiterale, fra l’altro, a Padova e a Parigi, nel 1977 tornò al “Seraphicum” come docente. Collaboratore dell’“Osservatore Romano”, nella Quaresima del 1979 a inizio del suo Pontificato fu chiamato a predicare gli Esercizi Spirituali da papa Giovanni Paolo II che, il 30 novembre 1989, lo nominò esaminatore apostolico del clero romano. Proseguì l’attività di predicatore ai ritiri spirituali mensili per i canonici del Vaticano e ancora per i ritiri spirituali ai dipendenti dell’ “Osservatore Romano”. Tra le numerose attività, anche settimane di aggiornamento-formazione sia in Italia sia all’estero: Messico, Etiopia, Egitto e Palestina.
Numerosi i libri da lui pubblicati, come pure gli articoli, nella sua lunga e appassionata vita, nel corso della quale conobbe anche il confratello Massimiliano Kolbe, il santo morto nel bunker della fame del campo di concentramento di Auschwitz.