Cenni storici

All’indomani dalla morte di Pier Paolo Pasolini il Comune di Casarsa, rappresentato dall’allora sindaco rag. Gioacchino Francescutto, si attiva al fine di promuovere e di ricordare la figura del poeta tragicamente scomparso, coinvolgendo in questo intento anche molti autorevoli esponenti del mondo culturale italiano. Il giorno 10 novembre 1975, dopo che vengono celebrati a Casarsa i funerali friulani di Pier Paolo, il sindaco Francescutto decide di convocare in seduta straordinaria e informale il Consiglio Comunale «per ricordare il poeta concittadino Pier Paolo Pasolini». Nel corso di quel Consiglio Comunale si inizia a lavorare su quelle che sono le fondamenta dell’attuale Centro Studi. La Giunta si impegna formalmente a concretizzare un programma di iniziative volte a ricordare l’opera e la figura di Pasolini, tra cui si evidenziano «l’istituzione di un premio letterario nazionale intitolato a Pier Paolo Pasolini e il rilancio dell’Academiuta di Lenga Furlana per la raccolta della produzione letteraria friulana del Pasolini, edita ed inedita e per la valorizzazione e conservazione del patrimonio linguistico casarsese».

In quella circostanza viene deliberata anche la costituzione di un Comitato Promotore con il compito di avviare e concretizzare le iniziative proposte. Vengono invitati a far parte del Comitato anche l’editore Giulio Einaudi, l’allora preside della Facoltà di Lingue dell’Università di Verona Luciano Erba, Angelo Romanò, padre David Maria Turoldo, il pittore Giuseppe Zigaina e il poeta Andrea Zanzotto. Il Comitato si riunisce per la prima volta il 17 gennaio 1976 con ordine del giorno «la discussione attorno a tre nuclei tematici fondamentali»: la raccolta, la catalogazione e la conservazione del patrimonio letterario e cinematografico pasoliniano, l’istituzione di un Circolo Culturale mediante il rilancio della vecchia Academiuta di Lenga Furlana della quale il poeta fu uno dei fondatori e l’attuazione di questo programma di lavoro «a Casarsa, nella terra cioè alla quale Pasolini era legato da genuine e mai sopite ricordanze e ove è ritornato dopo la morte». Da quei giorni così fecondi di proposte ed entusiasmi trascorre un po’ di tempo e si arriva al 1993 quando l’Amministrazione Provinciale di Pordenone acquista dagli eredi la Casa Colùs. L’anno seguente, nel 1994, viene siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Casarsa della Delizia per l’avvio del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini.

L’apertura del Centro Studi avviene nell’aprile del 1995 e vi vengono depositati dipinti, manoscritti, libri, film in formato VHS, documenti. Nelle intenzioni della Giunta «il Centro Studi potrà e dovrà diventare luogo di raccolta di un’ampia documentazione, luogo d’incontro, di studio e di promozione di iniziative culturali legate non solo alla figura di Pier Paolo Pasolini ma anche capaci di interpretare nel nostro tempo la sua volontà di rigore, di contestazione, di provocazione etica e culturale».

Sempre nel 1995 la Giunta Provinciale avvia un iter progettuale di manutenzione straordinaria che ha una prima conclusione nel 1999 con il recupero dell’edificio principale del complesso edilizio di Casa Colùs. In breve tempo l’edificio è aperto al pubblico e offre agli ospiti la possibilità di visitare la casa al cui interno è allestita una mostra tematica permanente dislocata nelle varie stanze. In Casa Colussi sono conservati i manoscritti, i dipinti e un vasto repertorio bibliografico, fotografico e multimediale con particolare riferimento al periodo casarsese e friulano dell’opera pasoliniana.

Il Consiglio di Amministrazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, il 26 giugno 2006, ha ufficializzato la nomina a presidente di Fernando Bandini e a direttore artistico di Gian Mario Villalta. Lo scrittore pordenonese avrà il compito di coordinare la politica culturale dell’istituto pasoliniano in accordo con il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Scientifico composto dall’esperto cinematografico Luciano De Giusti, storico componente e collaboratore di Cinemazero, da Rienzo Pellegrini, docente all’Università degli Studi di Trieste, da Caterina Furlan, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Udine e da Pier Giorgio Sclippa, già direttore della Società Filologica Friulana.

Gli organi dell’associazione sono ora impegnati nella pianificazione di una serie di attività, con particolare attenzione alla conservazione e alla valorizzazione del materiale manoscritto depositato presso il Centro Studi, il restyling di questo sito e la programmazione di alcuni interventi di rilievo da svolgersi a Casarsa della Delizia e nel territorio regionale.

Il 26 gennaio 2009 il Consiglio d’Amministrazione nomina Presidente del Centro Studi Piera Rizzolatti. Il 16 giugno 2009 la professoressa Angela Felice viene nominata direttore del Centro Studi.