1942. L’esordio di PPP, con la riscoperta di un primo articolo dimenticato

Il primo articolo di Pasolini, scritto nell’aprile del 1942, e fino ad ora dimenticato. Gli articoli su “Architrave”, la rivista del Gruppo Universitario Fascista, e nel luglio del 1942 il primo libro, Poesie a Casarsa. Poi in novembre la nascita de “Il Setaccio”, di cui Pasolini sarà uno dei fondatori e tra i principali redattori. 
Nel 1942 sono queste  le tappe dell’esordio alla scrittura, saggistica e poetica, di Pasolini, all’epoca giovane universitario ventenne. Un stagione subito fertile e precoce che a Bologna, grazie alle ricerche della Biblioteca dell’Archiginnasio, è stata particolarmente sondata e studiata, fino alla scoperta del primo articolo in assoluto scritto da Pasolini, Nota sull’odierna poesia, uscito nell’aprile del 1942 su “Gioventù italiana del Littorio”, incunabolo della rivista “Il Setaccio”.
Di questo prezioso materiale è ora possibile anche la visione in rete, come informa il comunicato diffuso dalla Biblioteca dell’Archiginnasio, qui riportato per gentile concessione.

Pasolini giovane studente universitario.
Pasolini giovane studente universitario.

La Biblioteca dell’Archiginnasio presenta Pasolini ‘42 (http://badigit.comune.bologna.it/mostre/pasolini42/), dove per la prima volta sarà possibile avere a disposizione le riproduzioni digitali di tutti gli scritti d’esordio di Pasolini, quasi sempre di difficile accesso perché pubblicati su riviste rare, come “Il Setaccio”, che fino a pochi anni fa non era posseduta da alcuna biblioteca italiana. In aggiunta si forniscono anche particolari inediti sul ruolo che Pasolini ebbe nella fondazione di questa rivista.
E poi il primo articolo in assoluto, apparso su “Gioventù italiana del Littorio”, la rivista bolognese della GIL, poi dimenticato, tanto da non essere compreso nella raccolta di tutte le opere di Pasolini pubblicata nella Collana dei Meridiani di Mondadori. Nell’articolo, dal titolo Nota sull’odierna poesia, Pasolini difende il valore della poesia contemporanea, contro i tradizionalisti che vorrebbero rinchiudere le Muse nel “polverone degli Archiginnasi”.
Il primo articolo di Pasolini è stato forse dimenticato perché non ci si era accorti che la rivista “Il Setaccio” è la continuazione di “Gioventù italiana del Littorio”: in effetti il primo numero de “Il Setaccio” riporta l’indicazione Anno III, altrimenti inspiegabile.
Nel 2015, in occasione delle iniziative per ricordare i 40 anni della morte di Pasolini, l’Archiginnasio aveva messo in rete la raccolta completa de “Il Setaccio”: durante le ricerche per delineare il ruolo di Pasolini nella fondazione del periodico, ricerche che hanno permesso di evidenziare alcuni aspetti fino ad ora inediti nella nascita della rivista, ci si è resi conto del legame de “Il Setaccio” con “Gioventù italiana del Littorio”, e quindi si è supposto che Pasolini potesse avervi collaborato. Da qui la “scoperta” dell’articolo.
Pasolini ’42 (http://badigit.comune.bologna.it/mostre/pasolini42/), realizzato con la collaborazione della Biblioteca Universitaria, del Centro studi-Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna, dell’Archivio storico dell’Università di Bologna e della Biblioteca Cantonale di Lugano, che hanno messo a disposizione per la riproduzione digitale alcuni loro documenti e periodici, non è solo un omaggio a uno dei più importanti intellettuali del Novecento, ma anche un contributo concreto ad approfondirne lo studio e la conoscenza.