Atti vandalici al monumento per PPP all’Idroscalo di Ostia

E’ profonda e  trasversale l’indignazione nel mondo della cultura e della politica per il vandalismo con cui sono stati danneggiati in modo grave  le targhe in marmo e il monumento dello scultore Mario Rosati  posti a ricordo di Pier Paolo Pasolini nell’area dell’Idroscalo di Ostia in cui il poeta trovò una morte crudele quarant’anni fa.
Un oltraggio e un’offesa in un luogo della memoria noto in tutto il mondo che porta la firma del movimento romano di estrema destra “Milizia”, che ha lasciato sul posto striscioni con scritte di inequivocabile volgarità sull’omosessualità di Pasolini.
L’unica amara consolazione a questo episodio di violenza insensata  è che Pasolini continua a comunicare  la forza della sua irriducibile alterità, che alcuni vorrebbero ancora mettere a tacere con l’infamia della denigrazione anonima.
Qui di seguito alcune reazioni di esecrazione tra le tante comparse sulla stampa. (af)
 

Ostia, danneggiato il monumento a Pier Paolo Pasolini. Insulti e lastre spaccate.
Zingaretti: “Opera di vigliacchi”
redazionale

www.huffingtonpost.it – 31 marzo 2016

Vandali in azione nel parco Pier Paolo Pasolini di via dell’Idroscalo ad Ostia, dove questa mattina targhe e monumenti sono stati trovati danneggiati. Nell’area sono stati lasciati anche tre striscioni bianchi con scritte contro Pasolini firmate “Militia”. Sul posto per i rilievi la scientifica e gli agenti del commissariato di Ostia.

Nella mattinata di oggi i volontari della Lipu che gestiscono l’oasi Chm – Centro Habitat Mediterraneo, nei pressi dell’Idroscalo di Ostia, hanno scoperto i gravi danni inferti al monumento a Pasolini e al relativo percorso letterario situato all’interno dell’oasi. L’opera, realizzata dallo scultore Mario Rosati, è stata fortemente danneggiata, con lastre e vetri spaccati e frasi ingiuriose contro la memoria del poeta. I volontari della Lipu, guidati al consigliere nazionale dell’associazione Alessandro Polinori, hanno segnalato l’evento alle forze dell’ordine, che stanno facendo i primi rilievi.
«Pasolini grande italiano e grande intellettuale. Chi ha danneggiato suo monumento a Ostia è un vigliacco. Pronti a sostenere ripristino opera», ha commentato su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
«È un fatto di particolare gravità- commenta il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria – organizzato da persone che predicano e praticano la violenza e la sopraffazione e non si fermano nemmeno dinanzi alle pacifiche testimonianze della memoria. Sono eventi che certamente spaventano ma che, pur contraddistinti dalla violenza della distruzione fisica, sono privi della forza di fermare la cultura, specie quella della poesia, del dialogo, dell’apertura al mondo. Contribuiremo a rimettere le cose a posto, anche attraverso un evento simbolico speciale, e continueremo a difendere le testimonianze di pace e cultura come da sempre facciamo con quelle della natura».
«Chi ha imbrattato il monumento di Pasolini sono solo una milizia di delinquenti e ignoranti. Si agisca contro questi vandali che non hanno nulla da fare se non offendere la memoria di un grande intellettuale italiano», ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
L’azione vandalica sarebbe stata rivendicata dal movimento di estrema destra “Milizia”, attraverso uno striscione e una telefonata anonima all’agenzia di stampa Adnkronos.

Danneggiato il monumento a Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo di Ostia
redazionale

www.adnkronos.com- 31 marzo 2016

Danneggiato a Ostia il monumento a Pier Paolo Pasolini. A scoprirlo nella mattinata di oggi sono stati i volontari della Lipu che gestiscono l’oasi Centro Habitat Mediterraneo, nei pressi dell’Idroscalo dove è situata la stele che ricorda lo scrittore ucciso nella notte tra il 1 e il 2 novembre 1975.
Gravi i danni inferti al monumento e al relativo percorso letterario situato all’interno dell’Oasi. L’opera, realizzata dallo scultore Mario Rosati, è stata fortemente danneggiata con lastre e vetri spaccati e frasi ingiuriose contro la memoria del poeta. «E’ un fatto di particolare gravità – commenta il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria – organizzato da persone che predicano e praticano la violenza e la sopraffazione e non si fermano nemmeno dinanzi alle pacifiche testimonianze della memoria. Sono eventi che certamente spaventano ma che, pur contraddistinti dalla violenza della distruzione fisica, sono privi della forza di fermare la cultura, specie quella della poesia, del dialogo, dell’apertura al mondo».
Con l’istituzione dell’oasi della Lipu, nata a fine anni Novanta, il tratto di Idroscalo in cui Pasolini trovò drammaticamente la morte è stato progressivamente recuperato dai volontari dell’associazione ambientalista, dapprima con un’accurata bonifica e successivamente con la realizzazione di una ricostruzione ambientale di una laguna mediterranea (oggi regno di aironi rossi, tarabusini, morette tabaccate e cigni reali). Al centro dell’area sorge il ‘Giardino letterario Pier Paolo Pasolini’, comprendente il rifacimento della stele di Mario Rosati e la realizzazione di percorsi bibliografici e letterari, realizzati grazie all’intervento del Comune di Roma.
«Contribuiremo a rimettere le cose a posto – ha detto Mamone Capria – anche attraverso un evento simbolico speciale, e continueremo a difendere le testimonianze di pace e cultura come da sempre facciamo con quelle della natura».

I danni al monumento alla stele di Mario Rosati
I danni al monumento alla stele di Mario Rosati

Pasolini, “Militia” assalta la stele. Lastre rotte e ingiurie al poeta
di Lavinia Di Gianvito e Valeria Costantini

http://roma.corriere.it – 31 marzo 2016

Hanno spezzato parti del monumento; hanno spaccato le lastre di marmo con incise le sue poesie; hanno rotto i pannelli di vetro con i percorsi biografici; hanno lasciato sul prato calpestato e distrutto uno striscione ingiurioso: «Ma quale poeta e maestro: fr… e pedofilo, lui era questo». Né hanno rinunciato, gli estremisti di destra che si sono scagliati contro la stele di Pier Paolo Pasolini, a firmare l’attacco: “Militia”, si legge in fondo alla scritta che insulta lo scrittore.

Lo scultore: «Sgomento»
A scoprire l’azione dei vandali sono stati i volontari della Lipu che gestiscono l’oasi Centro Habitat Mediterraneo, all’interno della quale si trovano le opere dedicate a Pasolini. L’Idroscalo di Ostia, dove il poeta fu ucciso, è proprio lì. L’associazione ha denunciato l’episodio di vandalismo ai carabinieri, che hanno fatto i rilievi e sequestrato lo striscione. «Sono piuttosto scioccato, sgomento, senza parole per un gesto così insensato», commenta Mario Rosati, scultore, pittore, scenografo, creatore non solo del monumento in travertino ma anche dei percorsi biografici e delle lastre con le parole e le poesie di PPP: «Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto. Dà angoscia il vivere di un consumato amore». L’artista è stato tra i primi ad arrivare quando ha saputo dell’assalto al parco di Ostia. «Difficile poter aggiustare le opere: la statua in particolare avrà bisogno di un restauro quasi totale, perché i pezzi di marmo andranno sostituiti», spiega amareggiato mentre indica i danni. A terra un tappeto di pezzi di pietra, tra l’erba curata e i fiori.

«Mai un episodio del genere»
«È un fatto di particolare gravità – commenta il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria – organizzato da persone che predicano e praticano la violenza e la sopraffazione e non si fermano nemmeno dinanzi alle pacifiche testimonianze della memoria. Sono eventi che certamente spaventano ma che, pur contraddistinti dalla violenza della distruzione fisica, sono privi della forza di fermare la cultura, specie quella della poesia, del dialogo, dell’apertura al mondo. Contribuiremo a rimettere le cose a posto, anche attraverso un evento simbolico speciale, e continueremo a difendere le testimonianze di pace e cultura come da sempre facciamo con quelle della natura».
«Da oltre 15 anni gestiamo l’oasi – ricorda Alessandro Polinori, responsabile del Chm – e mai era mai accaduto un episodio del genere, meno che mai così violento. Lo sdegno si mescola alla sorpresa, anche perché i visitatori giungono da tutto il mondo in quest’area, naturale e culturale al tempo stesso, per ammirare la bellezza della natura e dedicare un ricordo all’intellettuale e poeta Pasolini».

Prima il degrado, poi il ricordo
L’oasi – oggi regno di aironi rossi, tarabusini, morette tabaccate e cigni reali – è nata alla fine degli anni ‘90 dopo una lunga battaglia contro la costruzione di un oceanario; il “Giardino letterario Pier Paolo Pasolini” è stato inaugurato il 2 novembre 2005, 30° anniversario dell’omicidio. Prima di allora, e per tre decenni, l’area a ridosso dell’abitato dell’Idroscalo (a due passi dal porto turistico di Ostia), era immersa nel degrado più totale. Sul luogo del delitto c’era solo una stele grezza realizzata da Rosati, che ama raccontare di quando giocava a calcio con Pasolini a Ostia. Null’altro – all’epoca e per molto tempo ancora – ricordava che tra quei rovi e cumuli di spazzatura la voce straordinaria del poeta era stata strappata alla vita.