Mercoledì 9 settembre 2015, alle ore 15, nella Sala Tropicana 1 dell’ Hotel Excelsior del Lido di Venezia, sarà presentato il volume Cristo mi chiama ma senza luce. Pier Paolo Pasolini e “Il Vangelo secondo Matteo”, edito da Le Mani (Recco-Genova). Per la cura di Roberto Chiesi (responsabile Centro Studi-Archivio Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna), la pubblicazione raccoglie gli atti del Convegno che si è tenuto alla Cittadella di Assisi il 26 e 27 settembre 1964, a cinquant’anni di distanza dalla realizzazione della memorabile opera pasoliniana sulla figura di Cristo.
Qui di seguito la scheda diffusa dai promotori dell’incontro che si colloca tra gli appuntamenti collaterali della 72.ma Mostra del Cinema di Venezia.
Associazione Amici dell’Osservatorio della Pro Civitate Christiana di Assisi – Onlus
Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna
Pro Civitate Christiana di Assisi
Fondazione Ente dello Spettacolo
Presentazione del volume
Cristo mi chiama ma senza luce. Pier Paolo Pasolini e “Il Vangelo secondo Matteo”
a cura di Roberto Chiesi
Le Mani editore
Recco (Genova)
interventi di
Ivan Grossi, presidente Associazione Amici dell’Osservatorio della Pro Civitate Christiana di Assisi
Chiara De Luca, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi
Roberto Chiesi, responsabile Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna
Roberto Calabretto, Università di Udine
Margherita Caruso, interprete di Maria giovane nel film Il Vangelo secondo Matteo
Giacomo Morante, interprete di Giovanni nel film Il Vangelo secondo Matteo
coordina
Riccardo Costantini, responsabile Cinemazero Pordenone
«Cristo mi chiama ma senza luce»: così Pier Paolo Pasolini ventenne (nella poesia La domènia uliva / La domenica uliva, del 1942) evocava la propria contraddittoria attrazione per la figura di Cristo, un richiamo carismatico ma «senza luce», perché Pasolini era ateo e non credeva alla divinità del Messia. Quando visitò la Cittadella di Assisi dove ha sede la Pro Civitate Christiana e rilesse i Vangeli, lo scrittore-regista visse un’emozione così intensa da voler realizzare un film su Gesù.
Nacque Il Vangelo secondo Matteo (1964), scritto con la consulenza dei Volontari della Pro Civitate, dove la figura e le parole di Cristo venivano contrapposte da Pasolini alla «vita come si sta configurando all’uomo moderno, la sua grigia orgia di cinismo, ironia, brutalità pratica, compromesso, conformismo, glorificazione della propria identità nei connotati della massa, odio per ogni diversità, rancore teologico senza religione».
A cinquant’anni di distanza, l’Associazione Amici dell’Osservatorio della Pro Civitate Christiana, la Pro Civitate Christiana e il Centro Studi –Archivio Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna hanno organizzato un convegno di studi proprio nella Cittadella dove fu ideato Il Vangelo secondo Matteo. Questo libro raccoglie i testi degli interventi, con l’intento di offrire nuovi elementi critici, estetici e storici utili alla conoscenza e alla visione di un film che ha segnato un’epoca.
Introdotto dalle presentazioni di Ivan Grossi, presidente dell’Associazione Amici dell’Osservatorio della Pro Civitate Christiana, e Chiara De Luca, presidente della Pro Civitate Christiana, il volume riunisce saggi di Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Tony Bernardini (Pro Civitate Christiana), Roberto Calabretto (Università di Udine), Roberto Chiesi (Centro Studi-Archivio Pasolini di Bologna), Luciano De Giusti (Università di Trieste), Virgilio Fantuzzi (La Civiltà Cattolica), Peter Kammerer (Università di Urbino) e Dario Edoardo Viganò (Pontificia Università Lateranense), insieme alle testimonianze di alcuni interpreti del film, Margherita Caruso (interprete della Madonna giovane), Ninetto Davoli (che esordì proprio con questo film) e Giacomo Morante (l’apostolo Giovanni).