Le opere di PPP in abbinamento con il “Corriere della Sera”

In omaggio all’opera letteraria e saggistica di Pasolini, nel quarantennale della morte, prenderà il via martedì 27 ottobre 2015 un’importante iniziativa editoriale del “Corriere della Sera”, sulle cui colonne, tra il 1973 e il 1975, al tempo della direzione di Piero Ottone, il polemista corsaro fece uscire molti dei suoi corrosivi interventi critici contro le derive della modernità capitalistica.
Quel giorno, in abbinamento con il quotidiano, è in programma l’edizione del romanzo Ragazzi di vita,  uscito per Garzanti nel 1955 e ora ripubblicato con un contributo inedito dello scrittore Emanuele Trevi  e con la prefazione dello scomparso Vincenzo Cerami, autore e sceneggiatore, oltre che allievo di Pasolini nei primi anni ’50 alla scuola media “Petrarca” di Ciampino. E’ il primo capitolo della collana Le opere di Pier Paolo Pasolini, che prevede nel complesso 22 titoli, sempre il martedì, fino al 22 marzo 2016 (€ 8,90, oltre al prezzo del giornale). Dopo Ragazzi di vita, la serie continuerà il 3 novembre con il romanzo Una vita violenta (prefazione del critico Giuseppe De Robertis) e poi il 10 novembre con Scritti corsari (prefazione inedita di Paolo Di Stefano), per concludersi il 22 marzo del prossimo anno con la tragedia in versi Affabulazione, accompagnata da un commento inedito dello studioso di teatro Oliviero Ponte di Pino.

"Ragazzi di vita", prima uscita con "Il Corriere della Sera". Copertina
“Ragazzi di vita”, prima uscita con “Il Corriere della Sera”. Copertina

«”Non esistono scritti ‘minori’ di Pasolini – si legge sul sito www.rcsmediagroup.it – perché in tutti si rivela la stessa inquietudine, la stessa capacità di portare fino alle estreme conseguenze un certo genere di scrittura”, dice Emanuele Trevi nel contributo inedito contenuto nella prima uscita della collana. È anche in questa logica che l’iniziativa del “Corriere della Sera” ha strutturato la collana come una summa che si compone dei diversi generi in cui scrisse l’eclettico artista. L’intellettuale fu anche collaboratore del “Corriere della Sera” per il quale firmò articoli di critica militante e interventi civili che, come tutta la sua opera, accesero dibattiti e riflessioni.
In veste di intellettuale pedagogo ed editorialista o di poeta, attraverso ellissi e paradossi, attraverso la sua poetica o con l’estro spregiudicato della condanna dei costumi suoi contemporanei, negli scritti di Pier Paolo Pasolini c’è spesso una “portata profetica”, come dice Paolo Di Stefano nella sua prefazione inedita agli Scritti corsari contenuti nella collana, quando parla di società dei consumi e di omologazione.
Ed è così che nella raccolta di “Corriere della Sera” le introduzione inedite ad alcuni dei titoli sottolineano ancor meglio, attraverso la distanza dal momento in cui è stato scritto il libro, il riverbero che, non solo per la modernità dello stile, i libri di Pasolini hanno ancora oggi».