Si richiama a Pier Paolo Pasolini il laboratorio nuovo di zecca per alta formazione in teatro, musica e multimedialità, battezzato da poco a Roma, nel cuore della Garbatella. Si chiama infatti Officina delle Arti “Pier Paolo Pasolini”, è promosso dalla Regione Lazio, in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e il Conservatorio Santa Cecilia, ed è stato inaugurato il 16 dicembre nella capitale, al Teatro Palladium, con gli auguri beneauguranti di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio , Massimiliano Smeriglio, vicepresidente regionale, Mario Panizza, rettore dell’Università Roma Tre, Alfredo Santoloci, direttore di Santa Cecilia, e Franca Valeri, presidente onorario dell’Officina.
Sotto la tutela di alcune glorie della scena, come Franco Battiato, Glauco Mauri, Carmen Consoli e appunto Franca Valeri, saranno protagonisti di questa nuova esperienza formativa 68 giovani diplomati dai 18 ai 35 anni, suddivisi nelle tre categorie “Teatro” (25 posti), “Canzone” (25 posti) e “Multimediale” (18 posti). Giovani che, previa selezione, avranno gratuitamente la loro “casa” al Palladium e al Teatro Ambra alla Garbatella, per sei mesi, dalle 9 alle 17. Sono pronti anche i nomi dei componenti del Comitato tecnico scientifico, nel quale, oltre agli artisti già citati, figurano tra gli altri anche Andrea Rosi, presidente della Sony Music Italia, i registi Luca Verdone e Steve Della Casa e i giornalisti musicali Gino Castaldo ed Ernesto Assante.
A dirigere le tre sezioni teatro, canzone e multimediale saranno rispettivamente Massimo Venturiello, Tosca e Simona Banchi, mentre OfficinaLab sarà poi lo spazio in cui gli allievi dei tre corsi si uniranno per realizzare un prodotto finito da proporre sperimentalmente anche oltre i recinti protetti della “scuola”.
Per il rettore Panizza con l’Officina “si porta avanti l’idea che il teatro possa diventare anche un luogo di formazione”, tanto più nel “Teatro Palladium, che è un teatro universitario”, un luogo ideale “per coniugare formazione e lavoro, esperienza scientifica e pratica”. Alla necessità di “collegamento tra luoghi di formazione e luoghi di produzione culturale”, di cui i “Conservatori, almeno di quello di Santa Cecilia, sono uno snodo importante”, ha fatto riferimento anche Santoloci. Dal canto suo Massimo Venturiello, direttore della sezione teatro, ha sottolineato che “l’obiettivo è creare una non-scuola, con dei non-docenti e dei non-studenti”. Giovani ai quali con entusiasmo dichiara di volersi dedicare anche Franca Valeri, gran signora del teatro italiano.
Auguri a tutti dunque, con l’auspicio che si renda il giusto merito al nome impegnativo di Pasolini cui questa nuova esperienza di formazione artistica ha scelto di richiamarsi.
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Il bando di ammissione è online sui siti www.laziodisu.it e www.officinapasolini.it.