Appuntamenti di cartello a Casa Colussi, che nel mese di giugno 2016 darà vita a due iniziative di forte richiamo per gli appassionati dell’opera pasoliniana e per quanti vi riscontrano motivi di permanente attualità.
Qui di seguito in sintesi il calendario e i contenuti del programma.
giovedì 9 giugno 2016, ore 19.00
mostra
“Il Pasolini di Toffolo. Da Casarsa a Casarsa”
esposizione di 119 disegni di Davide Toffolo, graphic novelist e performer
(durata fino al 31 agosto 2016)
inaugurazione con la presenza dell’autore e della curatrice Paola Bristot
Un racconto visivo scandito in 119 disegni in cui Toffolo continua a interrogare la biografia di Pasolini, ne ripensa l’inquietante attualità, ne compone un ritratto umano e artistico di solitudine, rabbia e coraggio e insieme racconta se stesso: “uomo di oggi – dice- che desidera fare lo scrittore” nell’incontro “con il fantasma di un uomo morto per la sua decisione di essere scrittore”.
Davide Toffolo, talento pordenonese, è una stella del firmamento grafico contemporaneo, ormai riconosciuto a livello anche internazionale per la radicale forza espressiva dell’eclettico segno artistico, incisivo tanto nel tratto del disegno quanto nelle graffianti performance della band rock-pop I Tre Allegri Ragazzi Morti, di cui Toffolo è vocalist insieme ai compagni musicisti Enrico Molteni e Luca Masseroni.
giovedì 16 giugno 2016, ore 18.30
incontro
“La letteratura, il cinema e l’arte delle scorie”
con la presenza di Alessandro Zaccuri (“L’Avvenire”) e del regista Mimmo Calopresti
presentazione
Non è tutto da buttare. Arte e racconto della spazzatura (La Scuola 2016)
di Alessandro Zaccuri
proiezione
Come si fa a non amare Pier Paolo Pasolini. Appunti per un romanzo sull’immondezza (2005)
di Mimmo Calopresti
Un’indagine sul tema degli “scarti” che sarà perlustrato dallo scrittore e giornalista Alessandro Zaccuri, autore del saggio fresco di stampa Non è tutto da buttare. Arte e racconto della spazzatura (La Scuola 2016), un capitolo del quale è dedicato al confronto tra Calvino e Pasolini e ai modi divergenti in cui si sono rapportati al motivo della “monnezza”. Quel motivo spinse Pasolini a filmare nel 1970 a Roma il primo sciopero degli spazzini, con riprese che, date per perdute da tempo, sono state fortunosamente ritrovate di recente, anche se senza audio, dal regista Mimmo Calopresti, che ne ha inserito una parte nel suo film Come si fa a non amare Pier Paolo Pasolini. Appunti per un romanzo sull’immondezza (2005).
[idea]Info[/idea]Centro Studi Pier Paolo Pasolini
via Guido Alberto Pasolini 4
33072 Casarsa della Delizia (Pn)
t 0434 870593
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it