E’ stato presentato oggi a Udine, nella sede della Società Filologica Friulana di via Manin 15, il ricchissimo programma della seconda edizione della “Settimana della cultura friulana”, che si snoderà tra il 7 e il 17 maggio 2015, coinvolgendo oltre cento associazioni del territorio in un progetto sostenuto dal Mibact, dalla Regione Fvg, da sei Province (Gorizia, Pordenone e Udine nel Friuli storico; Belluno, Treviso e Venezia nel Veneto) e da numerosissimi Comuni interessati . Sotto l’egida della stessa Società Filologica, che con il suo presidente Federico Vicario ha coordinato i vari tasselli del mosaico, sarà una grande vetrina del patrimonio della friulanità, attenta tanto alle testimonianze della storia e delle tradizioni quanto alle espressioni dell’arte, della lingua e della cultura.
Oltre cinquanta gli appuntamenti in programma, tra i quali, in questo 2015 che è anno pasoliniano per eccellenza, sarà immancabile anche la riflessione sul ruolo svolto dall’operosità di Pasolini nel periodo friulano della sua vita giovanile. Ciò anche nella ricorrenza dei settanta anni di due importanti esperienze del 1945 che conobbero l’impegno attivo di Pasolini: l’adesione al Movimento per l’Autonomia Friulana, precedente la scelta militante nel Partito Comunista, e la fondazione della “Academiuta di lenga furlana”.
Al centro di due distinte iniziative di studi sarà proprio questo Pasolini poco più che ventenne, impegnato in modo già prodigioso in una pluralità di espressioni, tra l’intervento politico sui temi caldi del dopoguerra, l’operosità culturale, la pedagogia e l’azione poetica.
La prima, su progetto del Centro Studi Pasolini di Casarsa, prevede un pomeriggio di studi sul “Pensiero autonomista di Pasolini” al Castello di Valvasone, eccezionalmente aperto per l’occasione mercoledì 13 maggio alle ore 18. Per il coordinamento di Paolo Medeossi e Angela Felice, il tema sarà indagato dagli studiosi Gianfranco Ellero e Gianfranco Scialino ed esemplificato da un momento di lettura affidato all’attore Fabiano Fantini.
Per la cura del Comune di Casarsa in collaborazione con il Centro Studi Pasolini, non meno suggestivo sarà il secondo incontro, che, venerdì 15 maggio alle ore 18, nella chiesetta di Sant’Antonio abate di Versuta, dove Pasolini riparò con la madre dal 1944 al 1947, ospiterà una conferenza sulla fondazione della leggendaria “Academiuta”, modello alternativo e decisivo per l’evoluzione della produzione lirica “dialettale”, non solo in Friuli.