In dirittura d’arrivo il tradizionale Convegno di studi pasoliniani che il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa organizza ogni anno in novembre, mese dedicato al cantore del «paese di temporali e di primule». In ogni edizione, animata da esperti e testimoni, viene individuato un tema che permetta di perlustrare un aspetto particolare della poliedrica opera pasoliniana, si raccordi anche ai tanti fili che la attraversano e insieme si presti a una riflessione motivata su analoghi motivi della contemporaneità.
Rientra in questi obiettivi anche l’argomento individuato per l’appuntamento di quest’anno, che vede accanto al Centro Studi casarsese l’adesione della Fondazione per la Critica Sociale, presieduta a Firenze da Rino Genovese, e dell’Archivio-Centro Studi Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna.
Nei giorni di novembre di venerdì 11 (pomeriggio) e sabato 12, un autorevole gruppo di studiosi e autori si interrogherà dunque con una riflessione panoramica sulla “condizione dello scrittore e sulle caratteristiche della parola letteraria al tempo di Pasolini e oggi, tra società delle lettere e solitudine”: un tema che, avallato dal Comitato Scientifico di Casa Colussi, è stato poi articolato dai curatori Angela Felice e Antonio Tricomi.
Nella giornata di venerdì 11, in particolare, sarà tracciata la mappa dei rapporti tra Pasolini e gli scrittori del suo tempo, nel fitto reticolo di un dialogo che allora era intrattenuto in modo vivace, problematico e militante tra gli intellettuali, attraverso lo strumento delle riviste, delle occasioni costanti di incontro, dello stesso dibattito politico e ideologico. Spetterà agli studiosi Marco A. Bazzocchi, Giampaolo Borghello, Roberto Chiesi, Andrea Cortellessa, Filippo La Porta, Mario Pezzella delineare quel fertile ambiente letterario e culturale, portando alla luce anche la vitalità infaticabile di Pasolini e la sua interlocuzione con tanti autori, anche i meno scontati, quali Giorgio Bassani, Carlo Levi, gli scrittori della Scuola romana e dell’amata Napoli.
Nella mattinata di sabato 12, invece, toccherà ad alcuni importanti scrittori italiani del presente dibattere in una tavola rotonda sulle condizioni del loro operare e sui riflessi che l’attuale civiltà del web e del visivo ha sulla stessa scrittura, spesso contaminata e “ibrida”, sensibile, più che alla tradizionale narrativa di finzione, al valore testimoniale e spesso autobiografico della parola letteraria.
Argomento vivo e aperto che sarà indagato da Edoardo Albinati (Premio Strega 2016 con La scuola cattolica, Rizzoli), Tullio Avoledo (fresco di stampa il suo dodicesimo romanzo Chiedi alla luce, Marsilio), Rino Genovese (firma della rivista “Il Ponte” e autore al confine con la riflessione filosofica), Nicola Lagioia (Premio Strega 2015 con La ferocia, Einaudi), Nadia Terranova (superpremiata per il romanzo d’esordio del 2015 Gli anni al contrario, Einaudi), Davide Toffolo (esponente di punta della graphic novel italiana) e Renzo Paris, quest’ultimo protagonista di un focus speciale, in quanto testimone di un reale rapporto con Pasolini ricostruito nel suo recente libro Pasolini, ragazzo a vita (Elliot, 2015).
Da ricordare che durante il convegno avverrà anche la cerimonia di premiazione del 32.mo Premio Pasolini Tesi di Laurea Magistrale e di Dottorato, organizzato dall’Archivio-Centro Studi Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Casa Colussi.
A breve sarà diffuso il programma dettagliato dei lavori, che, come da tradizione, confluiranno per i tipi di Marsilio nell’edizione a stampa degli Atti, all’interno della collana “Pasolini. Ricerche”, di cui costituirà l’ottava uscita.
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*Fotografia in copertina: Pasolini nella sua casa in via Fonteiana 86, nel quartiere di Monteverde a Roma (1957). Archivio Luce/Cinecittà/Tutti i diritti riservati.