Si chiama “ VM18 Pier Paolo Pasolini” l’interessante programma di cinema con cui a Senigallia il Circolo Linea d’Ombra inaugura il nuovo anno. Per tre martedì di seguito, è questa la rassegna del mese di gennaio dedicata al grande cineasta-poeta che gli organizzatori onorano come “uno tra i maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo”.
Tre dunque le pellicole che saranno proiettate e che, come dichiara apertamente il titolo della manifestazione, sono tra le più audaci, scomode e criticate del regista. Opere progettate come inconsumabili e anticommerciali e che all’epoca furono inevitabilmente censurate e denunciate: Porcile, Teorema e Salò o le 120 giornate di Sodoma.
A partire dunque, martedì 13 alle 21.15 alla Piccola Fenice, è Porcile (1969, 98′), un film duramente osteggiato, che racconta due storie che si alternano parallelamente fino alla convergenza finale. Una è ambientata in epoca arcaica, l’altra in epoca moderna. Ne sono protagonisti due giovani che, seppur lontani per storie e caratteristiche, condivideranno la stessa amara sorte.
Il tema che attraversa il film è l’impossibilità a vivere secondo le proprie coordinate e i propri istinti. Quanto al titolo, il “porcile” non è altro che la società che fagocita ed elimina i suoi figli, i quali, non necessariamente ribelli, ma diversi dai loro padri, rifiutano di accettare l’ordine precostituito.