Interessante focus pasoliniano dal titolo Le muse a piedi scalzi all’interno del progetto Libri fuori controllo, ideato per l’estate del Comune di Udine da quattro librerie indipendenti (Kobo shop, Art books and records, La Pecora Nera, libreria per ragazzi, Libreria editrice Odos e libreria martincigh). Nella suggestiva cornice all’aperto della Loggia del Lionello, per tre mercoledì di seguito, dal 10 al 24 luglio 2013, protagonista assoluto è stato il libro ‘vivo’, oggetto e soggetto di molteplici relazioni, tra presentazioni, intervalli musicali e mostre dedicate. Un libro vivo e soprattutto raro, perché, per questa occasione speciale, scelto tra le pubblicazioni autoprodotte e le chicche da bibliofili, di piccoli editori indipendenti, stampatori artigiani o d’artista.
Ad aprire la piccola rassegna sono state le cinque rivistine che, con un primo nome di “Stroligut di cà da l’aga” e poi con successive intitolazioni diverse, Pier Paolo Pasolini promosse e finanziò dall’aprile 1944 al giugno 1947, nella fertile stagione del suo apprendistato friulano e a ridosso delle esperienze della scuola di Versuta e dell’”Academiuta di lenga furlana”. A raccontarne la vicenda editoriale e i contenuti è stata Angela Felice, direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa, nel cui archivio si conservano le copie originali di quei rarissimi fascicoli. Nel loro insieme essi offrono testimonianze preziose della poesia e del pensiero del Pasolini casarsese e della nascita del neofelibrismo friulano e costituiscono una delle prime, più serie e generose riflessioni sul destino di una cultura regionale dentro la cornice italiana e romanza e sul senso di un’azione autonomistica. […]
La micro-rassegna di Libri fuori controllo ha conosciuto poi altri due appuntamenti: il 17 luglio, con un incontro sulle Biblioteche e sulle autoproduzioni, anche di poesia (con Romano Vecchiet, Chiara Carminati, Aldina De Stefano e Loris Zecchin) e infine, il 24 luglio, con un’esplorazione dei cataloghi d’arte e dei libri di viaggio, con Vania Gransinigh, Anna e Valentino Turchetto, Paolo Toffolutti, Aldo Colonnello, Serenella Castri e gli Arbe Garbe.