Un omaggio al Pasolini regista ma anche all’artista che si proclamò ateo eppure riconobbe in Cristo una delle figure più carismatiche e rivoluzionarie della storia. A “questo” Pasolini il Teatro Nuovo Giovanni da Udine dedica un percorso fatto di immagini, conversazioni e rappresentazioni sceniche unite tra loro da un unico comune denominatore: il film Il Vangelo secondo Matteo, uno dei capolavori del Poeta di Casarsa, realizzato nel 1964. La data è quella emblematica del 2 novembre 2015 che rintocca i 40 anni esatti dalla tragica scomparsa di Pasolini; gli spazi, quelli fuori e dentro la scena del Giovanni da Udine, prestati al senso di un racconto fatto di immagini, parole, gesti.
Tre i tasselli che articolano il progetto, tra un momento di riflessione, una mostra e una suggestione di teatro. Si inizia alle ore 17.00 in foyer, dove il pubblico sarà coinvolto nell’appuntamento Da Mater(i)a al Cielo. Intorno al “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini, un dialogo sul complesso lascito artistico di Pasolini teso tra materialismo e spiritualità, con Angela Felice (direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa), Francesco De Santis (attore e regista della compagnia Teatri 35) e Marta Ragozzino (direttore del Polo Museale Regionale della Basilicata).
Alle 18.00 invece sarà inaugurata in Sala Fantoni la mostra “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini da Matera a Udine: un montaggio di fotografie, spezzoni cinematografici, materiali audiovisivi, oggetti, documenti, testimonianze e costumi di scena che ripercorrono la genesi del film e il suo impatto sulla storia di Matera, città simbolo in cui il regista ricreò Gerusalemme e che per prima ha accolto, in forma più ampia e composita, la mostra che si ammira a Udine. Il percorso è suddiviso in tre tappe: la prima è dedicata alla fase preparatoria del film e alla realizzazione de La Ricotta, il mediometraggio “scandalo” inserito nell’opera Ro.Go.Pa.G. che provocò il sequestro del film e la condanna in primo grado di Pasolini per vilipendio alla religione di Stato. La seconda dà invece conto dei sopralluoghi in Palestina e in Terrasanta alla ricerca dei luoghi e dei volti del Vangelo; la terza e ultima testimonia la realizzazione del film nei diversi set dell’Italia Meridionale e in particolare a Matera “come Gerusalemme”.
La mostra, visitabile fino al 5 dicembre con ingresso libero, è a cura di Marta Ragozzino, Direttore Polo Museale Regionale della Basilicata, che ha ideato il percorso espositivo per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ed è stata realizzata con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini da Matera a Udine fa parte del calendario delle manifestazioni Il Friuli Venezia Giulia per Pasolini promosse dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del calendario delle manifestazioni nazionali Pasolini 1975-2015 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Visite a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli per gli spettatori provvisti di biglietto o su prenotazione (iscrizioni@teatroudine.it).
Il percorso pasoliniano giungerà a compimento, infine, sul palcoscenico del Giovanni da Udine dove, sempre il 2 novembre alle 18.45 (con replica alle 20.45, entrambe con ingresso libero ad esaurimento posti disponibili, è gradita la prenotazione), andrà in scena Per una Rosa, particolare forma di messa in scena che riprende l’insolita tecnica dei tableaux vivants al centro de La Ricotta e che tanta influenza ebbero anche nelle riprese del Vangelo. Per il susseguirsi dei quadri viventi realizzati dai tre interpreti – in perfetta sincronia con le musiche scelte da Pasolini per i film, da Bach a Mozart, affiancati a struggenti canzoni popolari – sono utilizzate poche stoffe, che con abilità vengono drappeggiate quali costumi davanti agli occhi degli spettatori. I corpi dei tre interpreti, concentrati in una tensione muscolare viva e pulsante, evidenziano con un “fermo immagine” i particolari delle tele, restituendoli carichi di significato ed emozioni agli spettatori. Antonella Parrella, Gaetano Coccia e Francesco Ottavio De Santis riuniti nella compagnia Teatri 35, con questa intensa e concentrata messa in scena il cui allestimento è stato loro proposto dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine, rendono omaggio al testo Poesia in forma di rosa, opera manifesto della produzione artistica di Pasolini degli anni Sessanta, che ha fortemente influenzato la loro poetica e la loro ricerca sul sacro.
Sempre sul palco sarà allestito anche il percorso fotografico 1963: Pier Paolo Pasolini ad Assisi. Una testimonianza fotografica di Elio Ciol per concessione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia: otto scatti del grande fotografo di Casarsa che nel 1963 ha la possibilità di vivere accanto a Pasolini, suo amico d’infanzia, alcuni giorni ad Assisi, dedicati alla preparazione drammaturgica del film girato l’anno successivo. Giornate di intensissimi incontri intellettuali e spirituali, che tanta influenza avranno nella biografia e nell’opera del poeta e che il maestro Ciol immortala con la sua irraggiungibile perizia nel cogliere attimi e luci.
[idea]Info[/idea] Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine
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