Un’importante pubblicazione arricchisce di un nuovo titolo la sterminata bibliografia critica pasoliniana. E’ il volume “Accattone”. L’esordio di Pier Paolo Pasolini raccontato dai documenti che, per la cura di Roberto Chiesi e Luciano De Giusti, esce ora per le edizioni Cineteca di Bologna-Cinemazero, in collaborazione con Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna e con i contributi di Provincia di Pordenone e Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia. Il volume sarà presentato per il programma di Pordenonelegge (mercoledì 16 settembre 2015, alle 17) a Palazzo Montereale Mantica, con la presenza dei curatori coordinati da Riccardo Costantini.

“Intorno al ‘corpo’ di un film –precisano Chiesi e De Giusti- esiste sempre un altro corpo di testi preparatori, appunti, interviste e documenti che ne illuminano la genesi e i diversi processi, dall’ideazione alla realizzazione e al montaggio definitivo”. E infatti il volume comprende il trattamento e alcuni appunti inediti di Pasolini, una selezione delle interviste che egli rilasciò durante e dopo la lavorazione, le riproduzioni di alcuni disegni preparatori, la ricostruzione delle complesse vicende censorie e delle reazioni, anche accese, che suscitarono le prime proiezioni, i testi sul film di scrittori quali Alberto Moravia e Carlo Levi, le testimonianze dei collaboratori e alcune immagini dei sopralluoghi e del set del film.
Soprattutto questo nuovo lavoro ambisce a restituire il febbrile laboratorio dell’esordiente cineasta Pasolini, passato nel 1961 dalla macchina da scrivere dietro la cinepresa. Un laboratorio febbricitante di cui danno testimonianza le sue stesse parole: “Girando un film – scriveva- si vive col sole. Lo si interroga, lo si implora, lo si aggredisce, lo si maledice, lo si benedice senza sosta. Pensando ad Accattone penso a un fulgore, rattrappito e già un po’ stantio, nella memoria, di sole: un povero, ardente sole periferico, solo in mezzo a cieli di foschia, di corteccia, di lamiera, e strusciare, in un moto vagabondo, sbandato, lungo le polveri, i tufi, i muri in foglia, i bandoni, i grattacieli, i garage, gli sterri…”.
Da ricordare che il volume inaugura la collana editoriale Pier Paolo Pasolini, un cinema di poesia, un progetto dedicato all’opera cinematografica del poeta-regista e nato dalla collaborazione tra la Fondazione Cineteca di Bologna, Cinemazero di Pordenone e il Centro Studi –Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna,con il sostegno di Provincia di Pordenone e Centro Studi Pier Paolo Pasolini – Casarsa della Delizia.
Gli autori
Luciano De Giusti insegna Storia del cinema all’Università di Trieste. Autore di volumi monografici dedicati a Pier Paolo Pasolini (1983), Luchino Visconti (1985) e Ken Loach (2011), ne ha curati altri su Robert Bresson, Ingmar Bergman, Joseph Losey. Ha scritto saggi sul cinema d’autore apparsi in volumi collettanei e riviste specializzate. Ha curato inoltre il vol. VIII della Storia del cinema italiano, 1949-1953, promossa dal CSC (2003), Immagini migranti. Forme intermediali del cinema nell’era digitale (2008) e gli scritti di Andrea Zanzotto Il cinema brucia e illumina(2011)
Roberto Chiesi è critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna. Autore di monografie su Hou Hsiaohsien (2002) e Jean-Luc Godard (2003) ha curato per le edizioni Cineteca, tra gli altri, La rabbia di Pier Paolo Pasolini (2009), L’Oriente di Pasolini (2011), My Cinema (2012) e l’edizione dvd di Appunti per un’Orestiade africana (2009).
[idea]Info[/idea]
www.pordenonelegge.it/festival/edizione-2015/luoghi/93-Palazzo-Montereale-Mantica