A Grottaglie (Taranto) dibattito sull’ultimo sequestro di “Salò” nel 1977

Segnaliamo la tavola rotonda che domenica 7 giugno, alle ore 16.30, presso il Cinema Vittoria di Grottaglie (Taranto), racconterà l’ultima disavventura che colpì Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), il film postumo di Pasolini  sequestrato nel 1977  nella cittadina pugliese nonostante  la sentenza assolutoria della corte d’appello di Milano.  

"L'ultimo Pasolini". Copertina
“L’ultimo Pasolini” di Alfredo Traversa. Copertina

Il  7  giugno  1977  i  carabinieri fecero infatti irruzione nel Cinema Vittoria di Grottaglie  (Taranto)  per  interrompere  la proiezione del film postumo di Pier  Paolo  Pasolini  Salò  o  le  120  giornate  di  Sodoma  (1975)  che, sequestrato  nel gennaio 1976, era stato dissequestrato il 17 febbraio 1977 dopo l’imposizione del taglio di cinque sequenze. I carabinieri agivano per ordine del pretore di Grottaglie, Evangelista Boccuni, che, in seguito alla denuncia  di  un  privato  cittadino,  aveva disposto il sequestro del film sull’intero  territorio nazionale nonostante  la sentenza assolutoria della corte d’appello di Milano.
Per  rievocare  questa  vicenda, ricca di aspetti complessi e poco noti, il regista teatrale Alfredo Traversa, autore del documentario Fermata Pasolini (2005),   ha  organizzato  domenica  7  giugno  alle  ore  16,30,  a  quasi quarant’anni  di  distanza, una tavola rotonda nello stesso cinema Vittoria dove, per l’ultima volta in Italia, un film di Pasolini subì un sequestro. All’incontro  parteciperanno   Roberto  Chiesi,  responsabile  del  Centro Studi-Archivio  Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, e Pasquale Voza, professore emerito di Letteratura italiana all’Università di Bari.
In  questa  occasione,  verrà anche presentato il libro curato  dallo stesso Traversa,   L’ultimo   Pasolini  (Pubblicazioni  Italiane  2015),  dove  si ricostruisce la vicenda con l’apporto anche di un saggio di Chiesi che, tra l’altro, scrive:

«Boccuni  sostenne  che  il  film  recava vilipendio alle forze armate, “con riguardo  al  corpo  denominato Battaglione San Marco”, che alla fine della seconda  guerra mondiale aveva appunto operato con la X Flottiglia MAS. La citazione  del  Battaglione San Marco a proposito di Salò è semplicemente esilarante:  impotente  a  trovare  argomenti  concreti  e  soprattutto non potendo esplicitamente rivendicare il vilipendio della X MAS – ossia di un corpo  militare  tristemente  noto  per  crimini  di guerra –, Boccuni cercò penosamente  di  attaccarsi  al ridicolo cavillo del “vilipendio alle forze armate” solo perché nel film alcuni miliziani hanno le mostrine di un corpo connesso alla marina».

[idea]Info[/idea]
Cinema Vittoria
Grottaglie (TA)
domenica 7 giugno – ore 16,30