“PPP Una vita violenta”, una retrospettiva

Ringraziamo Stefano Tufi – presidente di Albatros, associazione di promozione sociale – per averci segnalato quest’iniziativa pasoliniana, “PPP Una vita violenta”, iniziata ieri presso la Biblioteca Comunale di Paliano (Frosinone) della quale pubblichiamo il comunicato stampa.

“PPP Una vita violenta” è l’ambizioso tentativo di realizzare quella che, con un incauto azzardo neolinguistico, si potrebbe definire una “retroprospettiva” sull’ “Universo Pasolini”, ovvero quell’Universo, che forse sarebbe più adeguato definire Pluriverso, che l’autore ha creato nel corso degli anni con la sua arte, la sua poetica, le sue riflessioni e la sua critica, e forse ancor di più con la sua vita.
Un Pluriverso che si distingue per la sua ricorrente distanza e contrapposizione con quell’“Universo Orrendo” tanto odiato e criticato. Quello della civiltà dei consumi, del mondo dell’identità e dell’omologazione, dell’industria culturale, del feticismo delle merci e dell’edonismo consumista, che, seppure silenziosamente, stava cambiando radicalmente e plasmando a suo uso e consumo la società e la politica italiana, proprio in quegli anni e proprio sotto i suoi occhi. Allo sguardo lucido di Pasolini la violenta operazione di annichilimento che la globalizzazione stava imponendo non solo all’Italia, ma all’intero mondo occidentale non è mai sfuggita. Sotto il peso tirannico di quello che Pasolini non ha mai esitato a definire come il peggior regime totalitario mai esistito (giacché il più riuscito nel proprio intento) l’autore, da artista, da pensatore o più semplicemente da Uomo ha sempre cercato disperatamente e violentemente una via di fuga.
La ribellione di Pasolini non fu solo intellettuale, la sua fu soprattutto una ribellione esistenziale.
Una vita “greca”, insoddisfatta e inconsolabile (e proprio per questo forse immune all’edonismo mercificatorio dell’impero consumista) volta costantemente e ossessivamente alla ricerca del bello, e dunque del vero e del giusto.
Una vita “in direzione ostinata e contraria”, vissuta molto spesso in solitudine, contro tutto e tutti soprattutto contro l’ipocrisia e il perbenismo della dominante piccolo-borghesia italiana.
Una vita “violenta”, proprio come quella dei Ragazzi di vita e in particolar modo di Tommaso Puzzilli personaggio principe di del romanzo dal cui il ciclo di incontri prende il nome, personaggio puro, innocente ma comunque inevitabilmente “contaminato” da quell’ “Universo Orrendo” dal quale è impossibile sfuggire.
Tommaso Puzzilli però – e se vogliamo cogliere in questo un carattere autobiografico non è improprio – a quel mondo non appartiene, e se ne discosta, costantemente, con la sua schilleriana “Grazia”, un mondo a lui forse estraneo ed inadatto dal quale si “salva” grazie ad un destino ridicolo e ad una tragica fine, in ciò terribilmente simile al destino dell’autore.
Ricorrono quest’anno i 40 anni dalla morte di Pasolini: tanto si è parlato della sua morte, delle sue incongruenze, tanto ci si è speculato sopra. Ancora troppo poco si è parlato della vita, della produzione letteraria e cinematografica, del pensiero filosofico, politico e sociale.
L’intento della “retroprospettiva” (che di “retro” ha ben poco vista l’attualità del pensiero di Pier Paolo Pasolini) è proprio questo: scandagliare sotto più angolature possibili il mondo di PPP per farne emergere le tante sfumature, la ricchezza e tutta la complessità della sua critica, intrinseche alle sue opere, alla sua produzione e al suo pensiero.

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Il ciclo si articolerà in due momenti principali:
Conferenze e proiezioni cinematografiche:
28 maggio, il prof. Michele De Gregorio analizzerà il rapporto controverso dell’autore con la politica, in particolar modo con il PCI
3 giugno, il prof. Marcello Carlino affronterà sotto il punto di vista mitico-estetico la complessità della produzione letteraria pasoliniana, con uno sguardo privilegiato al rapporto dell’intellettuale con il mondo delle borgate, del sottoproletariato e dei ragazzi di vita con tutto ciò che ne consegue
10 giugno, il dott. in Lettere Matteo Tasca si concentrerà sulla produzione poetica dell’autore, con un’ analisi mirata a metterne in luce le diverse sfumature: dal rapporto con la tradizione poetica e con quella del proprio tempo, con l’ermetismo e con il lirismo, con il linguaggio ricercato e con il vernacolo.

Cinque saranno invece gli appuntamenti cinematografici:
tutti i venerdi, dal 29 maggio al 19 giugno, alle ore 21.00, introdotti dal dott. Mattia Caprilli e seguiti da dibattito, saranno proiettati Accattone, Uccellacci e uccellini, Il Vangelo secondo Matteo, Decameron e Salò o le 120 giornate di Sodoma

[idea] Per maggiori info è possibile contattare la pagina Facebook dell’associazione Albatros:
https://www.facebook.com/associazioneculturalealbatro [/idea]