Nel mese di dicembre 2015 è scomparso Mario Dondero, grande maestro della fotografia italiana e persona indimenticabile di gentile, libera e leggera umanità. Un poeta per immagini e un amico vero degli artisti, come Pasolini che da lui si fece immortalare in una memorabile fotografia dei primi anni Sessanta accanto alla madre Susanna.
Giovedì 31 marzo 2016, alle ore 18, la sua leggenda umana e il suo lavoro saranno ricordati dal Centro Studi Pasolini di Casarsa, di cui Mario era diventato un grande amico generoso fin da quando nel 2010 fu allestita a Casa Colussi la mostra delle splendide foto scattate all’amico Pier Paolo Pasolini, nel privato e in particolare sul set del film La ricotta.
Moderati da Angela Felice, ne parleranno Aldo Colonnello del Circolo Menocchio di Montereale Valcellina, paesaggio friulano che a Dondero era particolarmente caro e sul quale aveva anzi progettato di realizzare un servizio fotografico poi rimasto sulla carta, e il giovane videomaker marchigiano Marco Cruciani. A lui si deve nel 2015 il documentario Calma e gesso, frutto di un montaggio di riprese realizzate in cinque anni al seguito di Dondero, fotografo-poeta perennemente on the road a catturare immagini e a favorire sinceri incontri umani.
L’incontro sarà arricchito anche da un contributo visivo, con la proiezione del trailer del docu-film di Marco Cruciani, una parte del quale fu girata anche a Casa Colussi, e di rari materiali video che documentano il legame tra Mario e la Valcellina.
INCIPIT.5
secondo appuntamento
Un ricordo di Mario Dondero
intervengono
Aldo Colonnello e Marco Cruciani
modera Angela Felice
proiezione
di materiali video inediti
e del trailer del docufilm Calma e gesso (2015) di Marco Cruciani
giovedì 31 marzo 2016, ore 18.00
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Casarsa della Delizia (pn)
Info
Centro Studi Pier Paolo Pasolini, via G. Pasolini 4, 33072 Casarsa della Delizia (pn)
t/f 0434 870593,
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it / www. centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
[info_box title=”Mario Dondero” image=”” animate=””]di famiglia genovese, nacque a Milano nel 1928 e poi, dopo vari vagabondaggi, si trasferì a Fermo, dove è morto domenica 13 dicembre 2015. Dopo gli anni della formazione nell’ambiente intellettuale milanese e alcune esperienze di giornalismo scritto, inizia a lavorare come fotografo per numerose testate, tra le quali “Avanti!”, “l’Unità”, “Le Ore”, “Cinema Nuovo”, “Settimo Giorno”, “Il Mondo”. Nel 1955 si trasferisce a Parigi dove collabora con “L’Espresso”, “L’Illustrazione Italiana”, “Le Monde”, “Le Nouvel Observateur”, “Le Figaro”. La sua permanenza nella capitale francese dura, con una parentesi in cui vive a Roma, sino alla fine degli anni Novanta.
Diventa amico di molti scrittori e intellettuali francesi (Roland Topor, Claude Mauriac, Jean Cayrol). Notissima, e ormai entrata a pieno titolo nella mitologia letteraria del Novecento, la foto di gruppo di scrittori del cosiddetto Nouveau roman (Nathalie Sarraute, Samuel Beckett, Alain Robbe-Grillet, Claude Mauriac, Claude Simon, Jerome Lindon, Robert Pinget, Claude Ollier), ripresi a Parigi nell’ottobre del 1959, davanti alla sede di Les Editions de Minuit.
Rientrato definitivamente in Italia, collabora con numerosi quotidiani e periodici, tra i quali “la Repubblica”, “il Manifesto”, “Diario”, sviluppando i suoi personali reportage di ricerca in tutto il mondo, mossi sempre da un nomadismo irrequieto, libero e curioso. Vincitore nel 1985 del Premio Scanno, nel corso del 2008, anno del suo ottantesimo compleanno, gli sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti. L’Accademia di Belle Arti di Macerata gli ha conferito il titolo accademico honoris causa Premio Svoboda al talento artistico e creativo. Ha vinto il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia nell’ambito di Spilimbergo Fotografia, dove ha presentato la mostra I rifugi di Lenin, e il Premio Chatwin a Genova, dove ha presentato la mostra Omaggio a Praga / sulle tracce di Utz…e di una indimenticabile primavera. Inoltre, sempre nel 2008 sono stati pubblicati su di lui i volumi Dondero 4 20 e Donderoroad.
Dal dicembre 2014 al marzo 2015 alle Terme di Diocleziano di Roma gli è stata dedicata una straordinaria antologica sui suoi leggendari scatti che hanno immortalato i momenti, i luoghi e i personaggi più significativi del secolo breve.
Era particolarmente orgoglioso di essere membro onorario della Compagnia unica dei portuali genovesi.[/info_box]