Gianfranco Pasquino al CSPPP (21 novembre 2014)

Presenza di grande prestigio presso il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, dove venerdì 21 novembre alle ore 18 interverrà l’illustre politologo Gianfranco Pasquino, allievo di Norberto Bobbio, docente di Scienza politica all’Università di Bologna fino al 2012, oggi Senior Professor di Studi Europei al Bologna Center della Johns Hopkins University, socio dell’Accademia dei Lincei, sempre acutissimo studioso e interprete della politica contemporanea, con particolare attenzione alla sua fenomenologia italiana, analizzata in una miriade di saggi, tra i titoli più recenti dei quali vanno segnalati La rivoluzione promessa. Lettura della Costituzione italiana (Pearson 2011); Finale di partita. Tramonto di una Repubblica (Egea 2013);  Partiti, istituzioni, democrazie (Il Mulino 2014). Un curriculum scientifico di tutto rispetto, cui va aggiunto anche  il fronte della  politica attiva, che infatti ha conosciuto  l’impegno di Gianfranco Pasquino come  Senatore della Repubblica dal 1983 al 1992 e dal 1994 al 1996, oltre che come osservatore parlamentare in Cile in occasione del plebiscito chiesto da Pinochet nel 1988 e delle elezioni presidenziali del 1989.
Per l’occasione casarsese la ricchissima esperienza, teorica e militante, dell’illustre ospite sarà messa a di disposizione per un’analisi dell’ultimo discorso che Pasolini scrisse per il 35.mo Congresso del Partito Radicale (novembre 1975) ma che la tragica morte gli impedì di pronunciare e che oggi assume la valenza di un documento finale quasi testamentario, tanto che apparve su “Il Mondo” del 13 dicembre 1975 sotto il titolo Il suo testamento. Il discorso (che verrà letto per l’occasione dal giovane attore e studioso codroipese Giacomo Trevisan) si presterà ad una riflessione anche sulla posizione dell’ultimo Pasolini nei confronti dei “diritti civili” e del ruolo dei piccoli partiti democratici, come appunto quello Radicale a cui l’intellettuale corsaro e “comunista”  guardava negli anni Settanta con particolare attenzione e simpatia, invitandone gli aderenti ad essere solo se stessi: cioè – –come concludeva – a “essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare”.
Dopo i saluti della presidente Teresa Tassan Viol e dell’amministrazione comunale di Casarsa, converseranno con il relatore Raoul Kirchmayr e Angela Felice, curatori delle due giornate di studi sul tema Pasolini e il politico, che si sono concluse da poco e che ora sono sigillate da questo appuntamento che ne costituisce un’appendice di assoluto rilievo.

[info_box title=”Gianfranco Pasquino” image=”” animate=””]torinese (1942), si è laureato in Scienza politica con Norberto Bobbio a Torino nel 1965 e si è specializzato in Politica comparata con Giovanni Sartori a Firenze. Dopo aver conseguito nel 1967 il Master of Arts in Relazioni Internazionali dalla School of Advanced International Relations di Washington D.C., ha insegnato Scienza politica nell’Università di Bologna dal 1 novembre 1969 al 31 ottobre 2012. Attualmente è Senior Adjunct Professor of  European Studies al Bologna Center della Johns Hopkins University dove insegna regolarmente “Comparative European Politics” e “Comparative Political Development”. E’ stato Direttore del Master in Relazioni Internazionali dell’Università di Bologna a Buenos Aires dove insegna regolarmente due settimane all’anno. Già Presidente della Società Italiana di Scienza Politica (2010-2013), dal 2005 è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dal 2011 è parte  del Comitato Scientifico dell’Enciclopedia Italiana. E’ stato Senatore della Repubblica Italiana dal 1983 al 1992 e dal 1994 al 1996, oltre che osservatore parlamentare in Cile in occasione del plebiscito chiesto da Pinochet nel 1988 e delle elezioni presidenziali del 1989.
Nella sua ricchissima bibliografia, i volumi i più recenti sono La rivoluzione promessa. Lettura della Costituzione italiana (Pearson 2011); Finale di partita. Tramonto di una Repubblica (Egea 2013);  Partiti, istituzioni, democrazie (Il Mulino 2014). E’ particolarmente orgoglioso di essere condirettore, insieme a Norberto Bobbio e Nicola Matteucci, del Dizionario di Politica (UTET, 2004 3a ed.).[/info_box]