Trentotto anni dopo

Sono tante le iniziative che in varie parti d’Italia si preparano a ricordare Pier Paolo Pasolini, a trentotto anni di distanza dalla tragica morte, avvenuta all’Idroscalo di Ostia nella notte tra il 1^ e il 2 novembre 1975.

 

Al Cinema Sociale di Gemona del Friuli (Ud), su iniziativa della Cineteca del Friuli, saranno proiettati il 30 ottobre, alle ore 21, due capolavori della cinematografia pasoliniana: lo straordinario film-inchiesta Comizi d’amore (1963), che raccoglie interviste a persone di ogni ambiente e ceto sociale su argomenti, allora tabù, legati alla sessualità, e il cortometraggio La ricotta, episodio di 35 minuti diretto da Pasolini per il film “RoGoPaG” (ancora del 1963), a cui il regista friulano partecipò insieme a Rossellini, Godard e Ugo Gregoretti. A presentare la serata, che si collega idealmente al ciclo di eventi organizzati a Gemona lo scorso anno per celebrare i 90 anni della nascita di Pasolini, sarà lo storico Gianfranco Ellero.

rson Welles e Pier Paolo Pasolini sul set del film La ricotta (1962) - foto di Mario Dondero
rson Welles e Pier Paolo Pasolini sul set del film La ricotta (1962) – foto di Mario Dondero

A partire da sabato 2 novembre, l’Istituto Luce Cinecittà renderà omaggio al genio poetico e alla visione di Pier Paolo Pasolini con la proiezione-evento in contemporanea in diverse città del film documentario Profezia. L’Africa di Pasolini, di Gianni Borgna ed Enrico Menduni Queste le città coinvolte, accanto a Roma (Nuovo Cinema Aquila), Napoli (Modernissimo), Torino (Centrale), Firenze (Spazio Alfieri), Ancona (Italia), Catania (King), città cui dal 4 novembre si uniranno Udine (Visionario), Pordenone (Cinemazero), Bergamo (Auditorium) Genova (Club Amici del Cinema), Parma (Edison), Milano (Cineteca).
Va ricordato che a Roma l’iniziativa nasce all’interno di un lavoro di scoperta, recupero e valorizzazione del fecondo rapporto tra Pasolini e il popolo del Pigneto, della Marranella, di Torpignattara, di Villa Gordiani, di Centocelle e del Quarticciolo. Infatti, nel corso degli ultimi anni, con pochi mezzi e molta passione, il Municipio insieme alle tante realtà culturali del territorio, ha realizzato decine d’iniziative intorno all’opera di Pasolini, producendo anche due documentari, Ciao Pierpà e Prisma Pasolini, senza tralasciare aspetti meno noti, come la sua passione per le canzoni..
Presentato in anteprima mondiale all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Profezia. L’Africa di Pasolini racconta il rapporto poetico, intellettuale, politico tra il grande friulano e il continente africano, meta costante negli anni di viaggi, ispirazione e film: da Edipo re, a La rabbia, alla sperimentazione di Appunti per un’Orestiade africana, fino ad altri progetti rimasti irrealizzati.
Attraverso immagini dei film pasoliniani, sequenze d’archivio, interviste, testi originali letti da una sodale come Dacia Maraini e brani poetici interpretati da Roberto Herlitzka, Profezia restituisce una delle più segrete e potenti relazioni della cultura occidentale, quella contraddittoria e vitale con l’Africa, per voce di uno dei più grandi poeti europei del XX secolo, che “vide”, come in altre occasioni, il corso futuro del nostro tempo presente.
Più di un omaggio, si tratta di un viaggio nello sguardo di un intellettuale che, indagando la storia subalterna della sua terra, e poi delle borgate romane, come dei sobborghi africani, come fossero un unico territorio mentale, tentò di indicare una via diversa a quella storia. Con una voce che non riesce a smettere di parlarci.

La Locandina di Profezia. L’Africa di Pasolini

Su promozione del Teatro del Lido, è fitto anche a Ostia il calendario di manifestazioni che si snoderanno in ricordo di Pasolini dal 1^ all’8 novembre. Accanto alla mostra fotografica I luoghi di Pasolini di Maurizio Bartolucci (durata fino al 14 novembre) , sono in programma la performance collettiva itinerante in esterno Pasoliniana presso il Parco Pasolini di Ostia (2 novembre), il recital Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini. Un’amicizia in versi, con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni (2 novembre), la proiezione del film Fatti Corsari di Stefano Petti, per l’interpretazione Alberto Testone.

Anna Magnani con Pasolini sul set di Mamma Roma
Anna Magnani con Pasolini sul set di Mamma Roma

Non può mancare, naturalmente, la cittadina friulana di Casarsa della Delizia, nel cui piccolo cimitero Pasolini riposa accanto alla madre Susanna, poco lontano dalle tombe del fratello Guido, del padre Carlo Alberto e dei parenti di parte materna. Come ogni anno, nella mattinata del 2 novembre, vi si terrà una sobria e silenziosa cerimonia commemorativa, promossa dal Comune locale in collaborazione con la Provincia di Pordenone e il Centro Studi Pasolini insediato a Casarsa nella casa materna del poeta.

Da non dimenticare, infine, che a Torino, in occasione della ricorrenza della morte di Pasolini, Silvio Viale, presidente dei Radicali Italiani e consigliere comunale, e Vittorio Bertola, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, con una lettera inviata al presidente della Sala Rossa, Giovanni Maria Ferraris, hanno proposto che il parco della Stura sia intitolato al poeta friulano. Di Pasolini “sappiamo -scrivono nella missiva -che oggi è universalmente identificato come il prototipo dell’intellettuale scomodo, anticonformista, sempre all’avanguardia. Il suo nome è già stato proposto in passato alla Commissione Toponomastica. Ora ci sembra che il tempo sia maturo perché la Città di Torino, seppure tardivamente, lo ricordi e lo celebri”.