“Una vita violenta nella città di Dio”. Omaggio a PPP a Napoli

Al Nuovo Teatro Sanità di Napoli, per il progetto “Oltre ogni possibile fine: Pier Paolo Pasolini a quarant’anni dalla morte”, prende il via il 16 gennaio (repliche 17 e 18 gennaio) lo spettacolo Una vita violenta nella città di Dio, scritto e diretto da Ciro Pellegrino con Roberto Maiello, Livia Bertè e gli allievi-attori del Laboratorio ntS.
Il titolo del lavoro contamina due opere di Pasolini (Una vita violenta e Storie della città di Dio) e mira a realizzare un confronto tra quei testi e  la “borgata napoletana”, con le sue contraddizioni, antiche e attuali. La vicenda portata in scena inizia dalla morte del poeta, di cui poi si immagina il ritorno in vita per un’ultima impresa: le riprese di un film da morto, l’ultimo film di Pier Paolo Pasolini. Così la vita dello scrittore e quella delle sue opere si intrecciano, nel cuore di una relazione tra vita e arte che vede il loro nutrimento reciproco in una continua osmosi, ma anche con l’intrusione di altra vita nelle parole del poeta, animate dai protagonisti che le interpretano, e dunque in contiguità con l’oggi che quel pensiero e quell’arte accoglie e fa proprie.
Uno spettacolo corale e sperimentale, la cui intenzione è la contaminazione dell’arte in altra arte. E, come collante ai vari quadri, l’alternanza tra la drammaticità e la passione per la vita.

Note di regia
La scena è quella del luogo dell’Idroscalo, dove Pasolini fu ucciso. Il tutto ha inizio dalla sua morte. Pasolini riprende da morto il suo ultimo film: quello della sua vita dopo la morte.Lo spettacolo è un susseguirsi di flash della sua vita umana e artistica. Un intreccio tra poesia, racconti e azioni tratte dai suoi film. Da “Ragazzi di vita” della borgata romana ai tempi di Pasolini , ai ragazzi della nuova società. La storia personale del poeta si intreccia con quella dei suoi film, Accattone, Mamma Roma, Salò. Nel testo teatrale “Una vita violenta nella città di Dio”, sono inseriti brani scritti, per l’occasione, dagli attori. Ogni loro racconto vuole essere un grido di “aiuto”. Un aiuto a cambiare. Un aiuto a farcela. 
Non c’è gruppo di ragazzi, incontrato per strada, che non potrebbe essere un gruppo di criminali…essi non hanno nessuna luce negli occhi…il loro silenzio può precedere una trepida domanda di aiuto…(P.P.Pasolini).

Lo spettacolo è il frutto di un progetto che ha visto Ciro Pellegrino lavorare per molti mesi con i giovani attori del laboratorio teatrale del Nuovo Teatro Sanità.

 

"Una vita violenta nella città di Dio". Locandina
“Una vita violenta nella città di Dio”. Locandina

Una vita violenta nella città di Dio
omaggio a Pier Paolo Pasolini
con Roberto Maiello e Livia Bertè
e con  Ciro Burzo, Mariano Coletti, Arianna Cozzi, Anna De Stefano, Ilaria Di Vicino,Carlo Geltrude, Tony Riccio, Genny Trancone
assistente alla regia  Marco Serra
drammaturgia e regia Ciro Pellegrino