Ritorna “Is, Is Oil” di Andrea Adriatico,  a confronto con “Petrolio” di PPP

Dopo il successo del debutto, avvenuto lo scorso novembre 2015 a inaugurazione delle manifestazioni bolognesi per i 40 anni dalla morte di Pasolini, e ora nel giorno dell’anniversario della nascita di Pasolini, avvenuta 94 anni fa, sabato 5 marzo 2016  ritorna in scena lo spettacolo  Is, Is Oil  con cui il regista Andrea Adriatico propone una riflessione teatrale ispirata a Petrolio. Ne sono interpreti Anna Amadori, Patrizia Bernardi, Giovanni Capuozzo, Olga Durano, Francesco Martino, Alberto Sarti, Davis Tagliaferro, Selvaggia Tegon Giacoppo.
Dopo oltre 10 anni dall’acclamato allestimento della tragedia Orgia, Andrea Adriatico torna così a confrontarsi con Pasolini in una personale rilettura dell’opera incompiuta Petrolio, vastissimo e folgorante affresco simbolico dell’attualità nel quale Pasolini racconta la grande trasformazione antropologica degli italiani tra gli anni ‘50 e gli anni ‘70, così come le grandi manovre occulte che intrecciano affarismo, mafia e politica. Pier Paolo Pasolini iniziò a scrivere Petrolio nel 1972 come un grande poema narrativo strutturato per “appunti”, utilizzando diversi linguaggi: la narrativa letteraria, l’inchiesta, l’epica mitologica, la poesia e, ancora, lettere private, ritagli di giornale, fotografie… Al momento della morte, nel 1975, Pasolini aveva scritto circa 500 pagine, che costituiscono solo una parte del gigantesco progetto complessivo.

"Is, Is Oil" di Andrea Adriatico. Locandina
“Is, Is Oil” di Andrea Adriatico. Locandina del debutto nell’autunno 2015

Petrolio è l’intreccio di diverse narrazioni. E’ la storia dell’ingegnere Carlo, che si sdoppia nel sociale Carlo di Polis e nel sensuale Carlo di Tetis, ciascuno dei quali modifica la propria anatomia sessuale assumendo i caratteri femminili e inoltrandosi in una riscoperta oltraggiosa del sesso. Ed è la storia dell’Eni, il colosso petrolifero italiano, che gestisce la principale fonte di energia, tra gli intrallazzi politici e la grande criminalità: nelle pagine, dietro nomi inventati, si possono facilmente individuare le figure di Enrico Mattei (la cui morte è stata uno dei grandi misteri italiani) e del suo potentissimo successore Eugenio Cefis, così come di Giulio Andreotti e di altri notabili dell’Italia dei primi anni ’70. E, infine, Petrolio è anche la serie di visioni esoteriche o mitologiche, che interpretano in grandi affreschi visionari le metamorfosi epocali della società italiana in corsa verso il consumismo e l’omologazione di massa, così come la grande sfida del mondo globale in cui i destini dell’Italia e dell’Occidente sono intimamente connessi con la politica medio-orientale e la grande sfida del controllo del petrolio.
Lo spettacolo, prodotto da Teatri di Vita, ricuce alcuni dei mille fili di cui è intessuto il romanzo, ponendosi al tempo stesso come una riflessione sulle trasformazioni sociali e antropologiche dell’Italia, un’analisi delle dinamiche di potere, un attraversamento delle mitologie, uno scavo nei meandri dell’eros e un omaggio a Pasolini a 40 anni dalla morte. Insomma, una “Visione per Appunti”, come il magmatico testo interrotto, che ci conduce tra l’Italia, il Medio-Oriente e altri orizzonti, seguendo la puzza di petrolio e di sesso.

[idea]Info[/idea] Lo spettacolo Is, Is Oil   è creato con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed è  inserito nel progetto speciale Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna (settembre 2015 – marzo 2016), promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca di Bologna, nell’ambito delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, Bologna
5-20 marzo 2016
giovedì e venerdì ore 21; sabato ore 20; domenica ore 17
info www.teatridivita.it
t 051 566330
Attenzione: posti limitati

[info_box title=”Andrea Adriatico” image=”” animate=””]compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: i suoi spettacoli spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Bernard-Marie Koltès, Pier Paolo Pasolini, Samuel Beckett, Copi, Elfriede Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival, dalla Biennale Teatro al Festival Orizzonti, dallo Short Theatre a Santarcangelo. Al cinema racconta rimozioni intime (nei film drammatici Il vento, di sera; All’amore assente) e pubbliche (nei documentari +o- il sesso confuso. racconti di mondi nell’era aids, e Torri, checche e tortellini), presentate e premiate in festival internazionali.[/info_box]