“Pasolini e la pedagogia”, la presentazione al Centro Studi casarsese (19.III.2016)

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Centro Studi Pier Paolo Pasolini
con il sostegno di
Regione Autonoma FVG, Provincia di Pordenone, Città di Casarsa della Delizia

presentazione del volume

Pasolini e la pedagogia

(ed. Marsilio, 2015)
a cura di Roberto Carnero e Angela Felice

conversano con i curatori
Fabiana Castellarin e Giacomo Trevisan

sabato 19 marzo 2016 _ ore 18.00
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Casarsa della Delizia (Pn)

La vocazione pedagogica attraversa tutta l’attività di Pasolini, al punto che uno dei suoi ultimi scritti, anche alla luce di quel processo di omologazione la cui pericolosità andava denunciando con forza, sarà proprio un trattatello pedagogico, Gennariello. E appunto al Pasolini “maestro” è dedicato il volume Pasolini e la pedagogia, quinto numero della collana “Pasolini.Ricerche” dell’editore Marsilio, che sarà presentato sabato 19 marzo, alle ore 18, a casa Colussi, con una libera conversazione tra i curatori, Roberto Carnero e Angela Felice, e due giovani studiosi friulani, Fabiana Castellarin e Giacomo Trevisan, impegnati anche sul fronte dell’educazione.

Il volume, che raccoglie gli atti del convegno organizzato nell’autunno 2013 dal Centro Studi casarsese, si apre ad un’ampia raggiera di contributi. Dopo una Panoramica, affidata a Enzo Golino, che con Andrea Zanzotto per primo negli anni ‘80 ha posto l’accento sulla centralità della tensione pedagogica nell’esperienza umana e artistica di Pasolini, si compone di quattro sezioni.

Nella prima, Problemi, Raoul Kirchmayr e Lorenzo Capitani mettono a confronto il metodo pasoliniano con le problematiche della scuola di oggi. I saggi della sezione Esperienze, firmati da Giordano Meacci, Angela Felice e Roberto Chiesi, puntano a lumeggiare la concretezza della lezione didattica di Pasolini, tesa non all’astrattezza ma all’implicazione fisica, esperienziale di ogni iniziazione pedagogica alla vita e alla coscienza culturale.  Nella sezione Relazioni. Il maestro Pasolini e i giovani, i contributi di Marco Antonio Bazzocchi, Stefano Casi, Raffaele Mantegazza, Enzo Lavagnini e Fabio Pierangeli mettono in primo piano i ragazzi in formazione, interlocutori prospettati non come oggetti subalterni ma come soggetti autonomi, con i quali Pasolini instaura una paritaria relazione vitale. Intersezioni, infine, evidenzia attraverso i saggi di Daniele Gallo e Antonella Tredicine l’attualità praticabile della lezione pedagogica pasoliniana.

Un Pasolini pedagogo a tutto campo viene fuori dalle pagine di questo volume, impreziosito da esplorazioni nuove, suggestionate dalle urgenze dell’oggi. «Educare -scriveva Pasolini negli anni ’40- sarà questo forse il più alto, ed umile, compito affidato alla nostra generazione». E ancora, come si legge in Romàns, «può educare solo chi sa cosa significa amare». A patto che il seducente maestro si faccia da parte, non si elevi a feticcio autocompiaciuto, non indulga al plagio e all’indottrinamento: perché «i maestri sono fatti per essere mangiati in salsa piccante».

[idea]Info
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
via Guidalberto Pasolini 4 / 33072 Casarsa della Delizia (On)
t 0434 870593
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it / www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it[/idea]