“La stanza di Elsa” alla Nazionale di Roma

Dall’inaugurazione del prossimo 10 febbraio, negli spazi espositivi al piano terra della Biblioteca Nazionale di Roma, sembrerà di rivedere Elsa Morante (1912-1985), al centro delle sue cose più care. Su progetto ideato dal direttore Andrea De Pasquale (e condiviso da Rossana Rummo, direttore generale Biblioteche e Istituti Culturali), sarà infatti visibile “La stanza di Elsa”, un’installazione permanente dello studio di Elsa Morante, idealmente ricostruito com’era nell’attico di via dell’Oca secondo l’impianto e gli arredi originari: i mobili, la libreria, i ritratti di Elsa realizzati da Carlo Levi e Leonor Fini, i quadri della gioventù spezzata del giovane pittore e amico Bill Morrow, morto suicida, la macchina da scrivere con la quale fu redatta l’ultima stesura di Aracoeli. Non è una operazione “alla memoria”, ma una ricerca di atmosfera per entrare nel  laboratorio e nell’ispirazione della grande scrittrice, resa possibile dal lascito che gli eredi (l’attore Carlo Cecchi, che per l’inaugurazione del 10 febbraio leggerà parti de La Storia, e il nipote Daniele Morante) hanno voluto concentrare alla Nazionale di Roma.
E’ stata del resto la stessa Morante a volere che le sue carte fossero conservate alla Biblioteca romana. Come ha precisato Paolo Fallai (“La Lettura” del “Corriere della Sera”, 1^ febbraio 2015), “al primo nucleo di manoscritti, donati nel 1989, si sono aggiunti nel 2007 i racconti giovanili, le poesie, i  romanzi incompiuti, i primi quaderni di scuola elementare e i diari, gli scritti critici”: un vasto archivio, curato da Giuliano Zagra, che poi si è arricchito di recente anche con l’acquisizione di oltre seimila lettere.
L’area espositiva della Biblioteca  è completata dal percorso “’900 in otto tempi”, dove, a rotazione, saranno mostrati manoscritti, prime edizioni, edizioni rare, libri d’artista, dei più importanti scrittori del Novecento italiano, i cui documenti si trovano alla Nazionale: da D’Annunzio ai Futuristi, da Pirandello a Ungaretti, da Montale a Calvino e al Gruppo 63.  In cantiere, come anticipa il direttore De Pasquale, c’è anche una esposizione dei dattiloscritti di Pasolini,  Ragazzi di vita, Una vita violenta, La nuova gioventù, oltre a tutte le prime edizioni”.

"La Storia" di Elsa Morante. Copertina
“La Storia” di Elsa Morante. Copertina