Domenica 29 marzo 2015, alle ore 18, il Gruppo Umana Solidarietà e il Circolo Culturale Silos ospiteranno per un giorno la mostra fotografica Olio-Omaggio a Pier Paolo Pasolini del maestro Dino Pedriali, il “Caravaggio” della fotografia italiana, come è stato definito.
Attraverso gli scatti in bianco e nero che ritraggono Pasolini nudo e che avrebbero dovuto far parte della sezione fotografica di Petrolio, romanzo a cui Pasolini stava lavorando negli anni Settanta e che uscì postumo nel 1992 per l’editore Einaudi, Pedriali ripercorre gli ultimi giorni di vita del celebre scrittore nella sua casa di Chia e rende omaggio alla sua grandezza.
Tra le 15 opere della collezione privata del maestro Pedriali, oltre agli scatti dedicati a Pasolini, ci sono anche fotografie che ritraggono gli indimenticabili artisti Andy Warhol, Rudolf Nurejev, Giacomo Manzù e i due nudi Mercurio e Nudo di coppia. La mostra, definita dallo stesso maestro Pedriali un “biglietto da visita” con cui si presenta ad Ancona, è un avvenimento di alto livello artistico che farà rivivere alcuni miti inossidabili del ‘900 e che conoscerà altre importanti tappe nelle Marche e nel resto d’Italia.
La mostra sarà inaugurata con un’introduzione di Paolo Bernabucci e di Giovanni Lattanzi, presidenti rispettivamente del Gus e del Silos. Seguirà poi un intervento poetico di Gianluca Bemporad, attore uscito dall’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma.
“Ci auguriamo – dichiara Paolo Bernabucci (come riportato in www.corriereadriatico.it del 28 marzo) – che questo sia solo l’inizio di un ricco programma di iniziative culturali di questo genere per il Silos e di una lunga e proficua collaborazione del Gus con un grande artista del calibro di Pedriali. Come Gus lavoreremo in tal senso affinché la mostra Olio sia solo il primo passo e da qui possano gettarsi le basi per un progetto artistico di alto livello che possa interpretare e far conoscere al pubblico il nostro impegno come organizzazione che si occupa di varie tematiche, dal sociale alle emergenze umanitarie e alle nuove povertà, in chiave del tutto diversa e innovativa”.
