“Suite in forma di rosa” a Casa Colussi (12 maggio 2016)

Attesa al Centro Studi Pasolini di  Casarsa per lo spettacolo Suite in forma di rosa, che, dopo le visite guidate dei ragazzi ciceroni di Casarsa dalle 16 alle 18, sarà rappresentato giovedì 12 maggio 2016 alle ore 18 nel giardino interno di Casa Colussi, in collaborazione tra il Centro Studi, il Comune di Casarsa e la Società Filologica Friulana che ha voluto inserire l’iniziativa nel fitto calendario di appuntamenti della III  “Settimana della Cultura friulana”.
Sul lavoro, a ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili,  pubblichiamo la scheda predisposta dalla compagnia, composta da Claudia Grimaz, Nicoletta Oscuro, Vittorio Vella, Mariano Bulligan e Massimo Somaglino, quest’ultimo responsabile anche della drammaturgia e della regia.

SUITE IN FORMA DI ROSA
quattro suggestioni in forma di suite dalla musica di Pier Paolo Pasolini
Suite furlana – Suite romana – Suite corsara – Suite quarta: Coròt
una produzione Teatro Club Udine

drammaturgia Massimo Somaglino
da testi di Pina Kalz, Pier Paolo Pasolini, Silvana Mauri

arrangiamenti e improvvisazioni musicali Vittorio Vella e Mariano Bulligan
armonizzazioni vocali Claudia Grimaz
consulenza ai testi Angela Felice

con
Mariano Bulligan  violoncello
Claudia Grimaz  voce
Nicoletta Oscuro  voce
Massimo Somaglino– voce
Vittorio Vella  tastiere, chitarra, fisarmonica

Sulla traccia del materiale musicale con cui Pier Paolo Pasolini è venuto in contatto nella sua esperienza artistica e intellettuale, il lavoro ripercorre quattro momenti storici e poetici della vita del poeta. Sono quattro suite conchiuse e distinte tra loro, realizzate come vere e proprie “nuove composizioni” ispirate da contaminazioni anche inconsuete tra canti, frammenti di scrittura originale, documenti, cronache d’epoca e altro materiale di evocazione “pasoliniana”.
La “forma” del lavoro si connota come ideale prosecuzione del precedente recital tra parole e musica realizzato dal medesimo gruppo di artisti,  Achtung banditi!, che nel 2005 ha celebrato i 60 anni della Liberazione con un “Concerto teatrale per la Resistenza”, trasformato poi in un cd musicale. La “novità” è data da una ricerca più approfondita nella musica di rimando classico. La scelta della suite infatti trae spunto dall’innovazione che Johann Sebastian Bach (musicista prediletto da Pasolini) apportò a questa forma musicale, conferendole unità interiore, legando i pezzi che la componevano in un uniforme piano tonale mediante affinità espressive e rispondenze melodiche.
Il risultato è perciò un viaggio per temi e movimenti, in cui la sensibilità del poeta e il pensiero del polemista si intrecciano con le suggestioni del pastiche, tra musica colta, canti popolari, ritmi jazz e brevi monologhi originali. Un recital per restituire con voci e suoni il laboratorio magmatico di un artista irripetibile e irripetuto che, negli anni Settanta, sognava di ritirarsi nella torre di Chia nel viterbese  e lì dedicarsi alla musica, “l’unica azione espressiva forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà”.

Pier Paolo Pasolini con il violino
Pier Paolo Pasolini con il violino

Le quattro suite, ciascuna della durata di 20’, creano atmosfere molto diverse tra loro.

Suite furlana” ripercorre il periodo casarsese di Pasolini attraverso una narrazione (intervallata da canti e musiche) derivata da una intervista rilasciata in età ormai avanzata da Pina Kalz, la maestra di violino che ha accompagnato Pasolini nella sua prima attività poetica. Le suggestioni musicali vengono dalle villotte e dai canti popolari riconducibili a quel periodo.

La narrazione della “Suite romana” è guidata da un abitante delle borgate romane che Pasolini ha incontrato dopo l’abbandono di Casarsa e racconta l’incontro del poeta con la grande metropoli e con un mondo popolare che lo rapisce e sconvolge. Il materiale musicale è composto dalle canzoni scritte per Laura Betti e dalla musica popolare romana di tradizione.

 “Suite corsara” si occupa del Pasolini polemista, con accento significativo sulla sua capacità profetica di analizzare la società contemporanea e di prevederne gli sviluppi futuri. Sono riportati brani dalle sue interviste accostati disordinatamente. Il materiale musicale di contrappunto è prevalentemente originale, con rimandi da un lato alla musica popolare “di ricerca”, dall’altro ad alcune suggestioni dalle musiche utilizzate come colonna sonora dei suoi film.

Suite quarta: Coròt” intende cantare il compianto per un poeta che della gentilezza, della cortesia, della verità e dell’amore aveva imbevuto la sua vita, sia pure costellata da episodi polemici, prese di posizione rigorose sui mutamenti della società e della classe politica italiane, contestazioni e contraddizioni. Su un materiale musicale originale, rielaborato prevalentemente dal lamento funebre popolare, risuonano le toccanti parole scritte anni dopo la morte del poeta da Silvana Mauri, editor della casa editrice Bompiani e amica di una vita di Pier Paolo Pasolini.