L’edizione di Pordenonelegge conclusasi appena domenica scorsa ha dedicato diversi momenti di approfondimento all’opera pasoliniana. Sulle pagine del blog Molteni/CSPPP abbiamo già dedicato nei giorni scorsi uno spazio alla presentazione del volume La biblioteca di Pasolini; oggi ritorniamo a ripercorrere le giornate della “festa del libro con gli autori” pordenonese per segnalare un’altra recentissima uscita che ricostruisce le vicissitudini di un’opera “mancante” della filmografia pasoliniana: L’Histoire du soldat, una delle l’ultime sceneggiature progettate e scritte da Pier Paolo Pasolini e destinata a diventare un film con protagonista Ninetto Davoli, se non fosse sopraggiunta la morte del poeta.
Ne L’Histoire du Soldat di Pier Paolo Pasolini (Edizioni ETS, 2018 – a questo link è possibile leggere la scheda del libro sul sito dell’editore) presentato al pubblico sabato 22 settembre, il professor Roberto Calabretto, massimo esperto dell’uso della musica nelle opere pasoliniane, ripercorre la genesi dell’omonima opera di Igor Stravinski, alla quale Pasolini stesso si ispirò per questa sceneggiatura “a sei mani”, scritta insieme a Franco Citti e Giulio Paradisi, per analizzare poi la riscrittura pasoliniana in cui il Diavolo viene identificato con la “televisione”, oggetto delle invettive del Pasolini corsaro. La tradizione di racconti che si sono ispirati alla fiaba del Diavolo che ruba l’anima al soldato si arricchisce, attraverso la penna di Pasolini, di una nuova dimensione metaforica della condizione umana: l’innocenza popolare colpita dalla forza omologatrice della televisione sacrifica la sua anima alla società dei consumi di massa in nome di un benessere illusorio e nel quale è inevitabile perdersi.
Al saggio hanno già dedicato attenzione alcune testate: segnaliamo con piacere gli articoli usciti su «Il Friuli» (A Pordenonelegge in anteprima Histoire du soldat di Pasolini) e su «Il Giornale» a firma di Matteo Sacchi (Histoire du soldat: alla riscoperta della favola riletta da Pasolini).
Un saggio da non perdere e da leggere per alimentare l’attesa del prossimo 2 novembre, ricorrenza della morte di Pasolini, in cui andrà in scena al Teatro Verdi di Pordenone proprio la versione sonora dell’Histoire di Stravinski eseguita dall’Ensemble Zipangu, diretta dal maestro Fabio Sperandio.
*Foto in copertina: Pasolini e Ninetto Davoli sul set del cortometraggio La sequenza del fiore di carta (1968)