Al Bargello di Firenze tra Dante, PPP e le icone del ‘900, con Lombardi, Riondino,Tiezzi

Segnaliamo lo spettacolo Inferno Novecento che al Bargello di Firenze vedrà impegnato dal 28 maggio, in duo con David Riondino e per la regia di Federico Tiezzi, il grande attore  Sandro Lombardi, testimone di un teatro intellettuale e rivoluzionario, distinto da un modo personalissimo di recitare la poesia e la narrativa. Grande interprete dei  drammi di Testori, è legato anche alla drammaturgia di Pasolini, come nel caso di un memorabile allestimento nel 1994 di Porcile, per la regia di Federico Tiezzi.  

“Inferno Novecento” con Sandro Lombardi e David Riondino
di Roberto Incerti

www.firenze.repubblica.it/tempo-libero/articoli/cultura  –  25 maggio 2015

 

Sandro Lombardi
Sandro Lombardi

Dante nostro contemporaneo. Nel Cortile Museo Nazionale del Bargello, da giovedì 28 maggio al 1 giugno 2015, ore 21.15, il “divin poeta” si troverà insieme a simboli della nostra epoca come Andy Warhol e Pier Paolo Pasolini. Accadrà nello spettacolo più atteso e bizzarro dell’Estate Fiorentina: Inferno Novecento. L’Inferno e il grande giornalismo del Secolo Breve. Lo spettacolo ha un team straordinario: due maestri del teatro contemporaneo, come il regista Federico Tiezzi e l’attore Sandro Lombardi,  e l’attore-chansonnier David Riondino. Le musiche saranno eseguite dal vivo da musicisti del Conservatorio Cherubini di Firenze, mentre la drammaturgia dello spettacolo è di Fabrizio Sinisi.
È dal 2007 che Lombardi-Tiezzi ogni estate entusiasmano Firenze con uno spettacolo al Bargello. «Per noi — spiega Sandro Lombardi — il Cortile del Bargello è diventato un luogo felice. Trovo spesso persone che mi fermano per strada dicendomi: ma lei è l’attore del Bargello? Che meraviglia. Si vede che c’è un pubblico davvero affezionato ».
Sul lavoro  Inferno Novecento dice Tiezzi: “Con Lombardi e Riondino avevamo già allestito  Dante Inferno che per cinque anni ha girato l’Italia. Adesso il Bargello — in occasione delle celebrazioni dantesche — ci ha proposto un nuovo incontro con Dante. Lo spettacolo mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno dantesco con grandi icone del Novecento: Lady Diana, Marylin Monroe, Andreotti, Pasolini, Andy Warhol. Per i testi abbiamo attinto da grandi giornalisti del Novecento  come Oriana Fallaci e Rossana Rossanda, per unire cronaca e storia. Paolo e Francesca per esempio nel loro tragico destino fanno pensare a Lady D e Dodi Al Fayed».
La poesia fa da compendio alla cronaca. Sempre Tiezzi: «Pensai per la prima volta ad uno spettacolo di questo tipo quando volevo coinvolgere il poeta Giovanni Raboni nella nostra messinscena del Paradiso: lui rifiutò perché era già critico teatrale del “Corriere” e quindi riteneva scorretto la sua partecipazione al testo. Una sensibilità che adesso sarebbe fuori moda, considerato il proliferare di critici-drammaturghi».
Chiude David Riondino: «Per me il personaggio dantesco più contemporaneo è Pier Paolo Pasolini. Lui, come Ulisse, è uno di quei dannati che non sembrano dannati».

Info
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[idea]Sandro Lombardi. Una biografia per il teatro[/idea] Uno degli artisti più carismatici e poliedrici del panorama teatrale italiano e per molti il più grande attore della sua generazione, Sandro Lombardi è stato paragonato a Louis Jouvet, Sergio Tofano, Jean–Louis Barrault, Totò, Mischa Auer, Edoardo De Filippo, Eleonora Duse, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica, Romolo Valli.
Si è diplomato nel 1970 al Liceo Classico Francesco Petrarca di Arezzo, per laurearsi successivamente nel 1977 a Firenze in Storia dell’Arte Medievale e Moderna con una tesi su Jean Fouquet (relatore Roberto Salvini), in seguito pubblicata in volume. Il suo romanzo di formazione, Gli anni felici. Realtà e memoria nel lavoro dell’attore, edito da Garzanti nel 2004 con introduzione di Dante Isella, racconta la sua progressiva scoperta del teatro, ma anche di musica, pittura, poesia.

Sandro Lombardi è membro di  Compagnia Lombardi – Tiezzi, Associazione Giovanni Testori e  Società Dantesca Italiana. Negli anni del Liceo incontra Federico Tiezzi e inizia, sotto la sua guida, a fare teatro. Di questa prima fase si ricordano spettacoli su testi di Jacopone da Todi, Anna Frank, Allen Ginsberg, Bob Dylan, Federico Garcia Lorca, Pier Paolo Pasolini, Thomas S. Eliot, Bertolt Brecht. Nel 1971 si trasferisce a Firenze dove frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia.
Dal punto di vista della formazione attoriale, frequenta i maestri Peter Schumann (Bread and Puppet Theatre) a Parigi nel 1970,  Robert Wilson a Roma nel 1974, Eugenio Barba a Carpignano Salentino nel 1974, Jerzy Grotowski a Venezia nel 1975  e Orazio Costa a Firenze nel 1988.
Come conclusione del laboratorio diretto da Wilson, prende parte allo spettacolo A mad man, a mad giant, a mad dog, a mad urge, a mad face, di Robert Wilson e Christopher Knowles, regia di Robert Wilson, 1974. Nel frattempo, la compagnia (Il Carrozzone) fondata da Lombardi assieme a Federico Tiezzi e Loriana Nappini (che assumerà in seguito il nome d’arte di Marion D’Amburgo) realizza a Firenze due spettacoli, Morte di Francesco, 1971, e La donna stanca incontra il sole, 1972. Quest’ultimo viene invitato da Giuseppe Bartolucci alla Prima Rassegna–Incontro Nuove Tendenza, a Salerno nella primavera del 1973. Lo spettacolo, dalla forte matrice figurativa, fa sì che Il Carrozzone venga inserito tra le compagnia più qualificate e rappresentative del nascente “Teatro–Immagine”, assieme, tra gli altri, a Mario Ricci, Giancarlo Nanni, Memè Perlini, Giuliano Vasilicò. Sempre diretto da Federico Tiezzi, Sandro Lombardi partecipa in questi anni a molti spettacoli. Ricordiamo  Viaggio e morte per acqua oscura, 1974, Il giardino dei sentieri che si biforcano, 1976, Presagi del vampiro, 1976, Vedute di Porto Said, 1978, Studi per ambiente, 1978, Rapporto confidenziale, 1978, Punto di Rottura, 1979, Crollo nervoso, 1980.
Da Vedute di Porto Said in poi, inizia per Il Carrozzone l’affermazione su scala europea. Tiezzi e Lombardi affrontano qui una ricerca concettuale sul linguaggio, da cui scaturiscono spettacoli–manifesto quali Presagi del vampiro, Vedute di Porto Said e Punto di rottura. In essi è evidente il contatto con le arti visive, in particolare la “body art”, l’arte concettuale e la “minimal art”, e i rapporti con artisti quali Dan Flavin, Andy Warhol, Vito Acconci, Alighiero Boetti.
Nel 1980, a Monaco, la compagnia allestisce allo Stadio Olimpico Ins Null, con la partecipazione di Hanna Schygulla, mentre l’anno successivo Rainer Werner Fassbinder inserisce due spettacoli del Carrozzone (Ebdòmero e Crollo Nervoso) nel suo film Theater in Trance (1981), dove sono presenti le esperienze teatrali di maggior spicco nel momento (Squat Theatre, Ariane Mnouchkine, Pina Bausch). Il film–documentario viene presentato in prima mondiale al Festival dei Popoli di Firenze nel settembre 1981. Nello stesso anno il Comune di Scandicci ha intanto affidato alla compagnia, che nel frattempo ha preso il nome di “Magazzini Criminali”, la gestione di uno spazio: l’attuale Teatro Studio, inizialmente Teatro ai Magazzini. Lo spettacolo inaugurale è Sulla strada, 1982, cui fanno seguito tre testi composti e diretti da Federico Tiezzi: Genet a Tangeri, 1984, Ritratto dell’attore da giovane, 1985, Vita immaginaria di Paolo Uccello, 1985.
Con essi Tiezzi inizia a teorizzare e praticare una forma di teatro di poesia, volta a coniugare drammaturgia in versi e scrittura scenica. Teatro di poesia significa soprattutto l’elaborazione di una pratica registica volta a utilizzare nessi sintattici e illuminazioni visionarie che evitino la pratica tradizionale della “messinscena”, del “teatro di prosa”, per un rapporto più viscerale con i testi e gli autori presi di volta in volta in considerazione. Tutto questo, naturalmente, necessita di attori in grado di sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda della regia. Sandro Lombardi inizia a svolgere una sua ricerca personale sul lavoro dell’attore che lo porta, come già ricordato, a guadagnarsi una stima generalizzata da parte degli operatori e del pubblico.
I principali spettacoli di questa fase sono  Come è di Samuel Beckett, traduzione e adattamento di Franco Quadri, 1987, Artaud, una tragedia di Federico Tiezzi, che apre al Teatro dell’Opera di Kassel la mostra d’arte contemporanea “documenta 8”, Hamletmaschine di Heiner Müller, 1988,  Medeamaterial di Heiner Müller, 1988.
Dal 1989 Tiezzi dirige a Prato, Teatro Metastasio, tre spettacoli che teatralizzano la Divina Commedia. Affida la rielaborazione drammaturgica ad altrettanti poeti: Edoardo Sanguineti (Commedia dell’Inferno, 1989), Mario Luzi (Il Purgatorio, 1990) e Giovanni Giudici (Il Paradiso, 1991). Sandro Lombardi si fa particolarmente notare come colonna portante dei tre lavori.
Nel 1990 la compagnia (adesso denominata semplicemente I Magazzini) elabora un nuovo allestimento di Hamletmaschine per il Teatro Taganka di Mosca e per il Tokyo Theatre Festival.
I lavori successivi si iscrivono nell’ambito di una moderna riappropriazione dei classici: Primo amore, di Samuel Beckett, regia di Carlo Quartucci, 1989; Ella, di Herbert Achternbusch, regia di Mario Rellini, 1989; Adelchi, di Alessandro Manzoni, 1992;  Ebdòmero, di Giorgio de Chirico, drammaturgia di Nico Garrone, 1993; Edipus, di Giovanni Testori, 1994 (questo lavoro ottiene uno strepitoso successo e consacra Lombardi tra i migliori attori italiani); Porcile, di Pier Paolo Pasolini, 1994; Felicità turbate, di Mario Luzi, 1995, presentato al Maggio Musicale Fiorentino con musiche originali di Giacomo Manzoni; Nella giungla delle città, di Bertolt Brecht, 1997, L’illusion comique, di Pierre Corneille, regia di Giancarlo Cobelli, 1995; Clepatràs, di Giovanni Testori, 1996; Due lai, di Giovanni Testori, 1998;  L’apparenza inganna, di Thomas Bernhard, 2000; La seconda vita di san Francesco, di José Saramago, regia di Marco Baliani, 2000; L’Ambleto, di Giovanni Testori, 2001; Antigone di Sofocle, di Bertolt Brecht, 2004; Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, 2004.
Lombardi, dopo un ritiro momentaneo tra 2004 e 2005, si ripresenta al pubblico al Teatro Bibiena di Mantova per il “Festivaletteratura”, con Murale, di Mahmud Darwish, l’8 settembre 2005.
È un attore maturo e pienamente padrone dei propri mezzi espressivi quello che ora si offre all’ammirazione del pubblico, in una serie di spettacoli sempre innovativi: Gli Uccelli, di Aristofane, 2005;  Antigone di Sofocle, di Bertolt Brecht (nuovo allestimento per Berlino), 2004; Sogno di un mattino di primavera, 2007; Le ceneri di Gramsci, di Pier Paolo Pasolini, uno spettacolo ideato ed eseguito da Sandro Lombardi e Virgilio Sieni, 2007; I giganti della montagna, di Luigi Pirandello, 2007; Erodiàs, di Giovanni Testori, regia di Sandro Lombardi, 2008; Passaggio in India di Santha Rama Rau, 2008, tratto dall’omonimo romanzo di Forster, di cui Lombardi cura anche traduzione e drammaturgia. È dagli Uccelli in poi, del resto, che Tiezzi affida sistematicamente a Lombardi i lavori di adattamento e drammaturgia dei testi.
Lombardi è inoltre autore di molte pubblicazioni: Jean Fouquet, Firenze, Libreria Editrice Salimbeni, 1983; Alighiero e Boetti. Dall’oggi al domani, Brescia, Edizioni L’Obliquo, 1988; Gli anni felici. Il lavoro dell’attore tra realtà e memoria, Milano, Garzanti, 2004; Le mani sull’amore, Milano, Feltrinelli, 2009; Queste assolate tenebre. Un’amicizia con Mario Luzi, Mendrisio, Metteliana, 2013.