L’”Accattone” in versi di Fernando Acitelli
E’ tornato a rievocare Pasolini il poeta e scrittore romano Fernando Acitelli, classe 1957, che al grande narratore delle periferie della Capitale ha già dedicato uno dei racconti più intensi tra gli otto compresi nel libro I vecchi esultano la sera (Avagliano 2007), immaginandolo in un lontano pomeriggio del 1955 sulle strade del Prenestino, tra personaggi popolari e una partita a calcio. Tra l’altro, il calcio è una delle passioni dello scrittore, figlio com’è di un giocatore (fu laterale sinistro nella Giovinezza di Torpignattara e per sei mesi anche tra i “ragazzi” della Lazio) e lui stesso ex- giocatore, impegnato negli anni Settanta come terzino destro nelle giovanili della Standa e della Romulea. Una passione che ha portato Acitelli anche a un’opera poetica, La solitudine dell’ala destra, vero e proprio canzoniere per gli eroi, umili e grandi, del pallone, edito nel 1998 da Einaudi.
Ed ecco che ora il poeta ha riscritto in versi romaneschi Accattone (ed. ES 2015), una raccolta che si richiama liberamente all’omonimo film di Pasolini e si fregia del commento di Eraldo Affinati, da cui estrapoliamo questo passo:
«A ogni sua nuova raccolta poetica Fernando Acitelli, cultore dell’effige, dello stemma e dell’iscrizione, quasi fossero croste di una memoria sanguinosa che riguarda i più dispersi eroi, chiama all’appello gli amici, presenti e trascorsi: Aurelio, Stefano, Plinio, Alessandro, Franco, Andrea, Raffaele, Eraldo… Se ci siete, battete un colpo. […] Ecco perché l’Accattone di questa composizione lirica in dialetto romanesco, divisa in sette canti formati da sessanta quartine di endecasillabi a rima alternata, non s’identifica esclusivamente nel personaggio inventato da Pier Paolo Pasolini. I suoi compagni non sono soltanto quelli che gli girano intorno nel celebre film: Scucchia, Balilla, Stella, Ascenza, er Tedesco e tutti l’artri infamoni. Il narratore di Acitelli chiama sì col vecchio telefono a gettoni il grande scrittore e regista, in ascolto da chissà dove, e sempre muto, ma in fondo si rivolge a se stesso, alla sua infanzia perduta, alla sua adolescenza ferita, alla sua passione mortificata».
Il libro Accattone di Acitelli è stato presentato di recente (24 giugno 2015) al Cinema Trevi di Roma alla presenza dell’autore, affiancato da Eraldo Affinati, Carlo d’Amicis, Pino Bertucci, Antonio Veneziani e Franco Grattarola, moderatore dell’incontro. Da rimarcare che nell’occasione, oltre alla proiezione del capolavoro filmico di Pasolini che ha ispirato i versi, è stato presentato anche il cortometraggio del 2005 di Pino Bertucci Il Vangelo secondo Mario, che riprende una poesia di Mario Dell’Arco, nome de plume di Mario Fagiolo, il poeta dialettale romano che curò nel 1952 con Pasolini l’antologia Poesia dialettale del Novecento. Un breve documentario di 10’ per raccontare una giornata di Gesù, tra preghiere, esercizi con la tromba, incontri con alcuni amici che giocano a carte. E sullo sfondo una Roma che non c’è più.