Un nuovo libro arricchisce la vastissima bibliografia pasoliniana. Si tratta dell’interessante volume, di approccio antropologico e geocritico, La camminata malandrina. Ragazzi di strada nella Roma di Pasolini (ed. Mucchi) che sarà presentato mercoledì 28 ottobre 2015 alle 17, presso la biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Accanto agli autori Michele Righini e Fulvio Pezzarossa, ne parleranno Marco Antonio Bazzocchi, Giulio Iacoli, Davide Papotti e Wu Ming 2.
La figurazione della camminata – si legge sul sito della casa editrice Mucchi (www.mucchieditore.it) – è assunta a indizio tematico sovraordinato dalle ricerche su Pasolini narratore dell’anello borgataro (soprattutto ma non solo in Ragazzi di vita e Una vita violenta), nelle quali le certezze acquisite intorno alle storie romane vengono sparigliate, discusse e ridefinite. Una lettura congiuntiva dei due romanzi richiama la raffigurazione «narrabonda» di Roma, in un raffronto geocritico e interdisciplinare, visualizzando le direzioni centro-periferia o periferia-centro nella metropoli.
Dalla centralità dell’indagine tematica deriva la visione delle mosse dei personaggi, il loro situarsi sullo scacchiere dei rapporti di forza sul piano delle tattiche, mobili e antagonistiche, e delle strategie, che orientano comportamenti sociali, permanendo una traccia «selvaggia», legata a cerimonie di passaggio, e al sostrato folklorico-magico friulano.
Il lavoro attua una torsione significante sulla forma della camminata – modalità di attraversamento obliquo, delinquenziale, dello spazio disegnato dalla narrazione – e il “vagabondaggio” emerge con tratti premoderni dalla vasta significazione antropologica, con motivi iniziatici che sovrappongono i profili del Nord-Est remoto e il magmatico paesaggio sociale romano.