Dal 10 dicembre 2015 è in vendita nelle librerie italiane e nei principali siti online il volume Pier Paolo Pasolini. ll mio cinema, che riunisce oltre cento testi di Pier Paolo Pasolini sull’integralità della sua filmografia, da Accattone (1961) a Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), testi legati alla genesi di ogni singola opera cinematografica (soggetti, trattamenti, poesie, brani della sceneggiatura) o alla riflessione critica dello stesso autore (interviste, dichiarazioni, annotazioni).
Il volume, edito dalla Fondazione Cineteca di Bologna e curato da Graziella Chiarcossi, filologa ed erede di Pasolini, e da Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, consta di quasi trecento pagine, comprendenti anche la riproduzione di documenti biografici mai pubblicati fino ad ora, oltre ad un’ampia bibliografia, e segna evidentemente una data essenziale nella storia dell’editoria pasoliniana.
Sono stati volutamente selezionati testi di natura eterogenea, non solo interviste destinate alla stampa o presentazioni scritte da Pasolini per introdurre i propri film, ma anche autointerviste, brani di trattamenti, appunti preparatori o frammenti di sceneggiature, che mostrano concretamente la diversificazione di forme e mezzi adottati dall’autore per introdurre i propri film ai critici e al pubblico.
Di particolare importanza sono cinque testi inediti: una dichiarazione sulla prima trasmissione televisiva di Uccellacci e uccellini nel 1973; il trattamento originale di La terra vista dalla luna, dal titolo provvisorio di Comica; il soggetto di Teorema; il testo di difesa scritto da Pasolini contro le otto denunce subìte da I racconti di Canterbury; un testo di presentazione dell’edizione definitiva di Le mura di Sana’a (1974).
L’ultima sezione del libro comprende alcuni scritti sui più importanti progetti non realizzati da Pasolini, alcuni per cause esterne (il processo per vilipendio alla religione di stato che nel 1963 impedì la realizzazione del soggetto di Padre selvaggio, gli ostacoli produttivi che lasciarono incompiuto il complesso e innovativo progetto degli Appunti per un Poema sul Terzo Mondo), altri troncati dall’improvvisa e violenta morte dell’autore, San Paolo (1968-1974) e Porno-Teo-Kolossal (1973-1975).
Il volume, arricchito da una ricca iconografia comprendente trecentocinquanta fotografie di maestri quali, tra gli altri, Deborah Beer, Bruno Bruni, Domenico Cattarinich, Mario Dondero, Angelo Novi, Angelo Pennoni, Paul Ronald, Mario Tursi e Roberto Villa, è introdotto da un testo anch’esso inedito di Dante Ferretti, il grande scenografo che collaborò con Pasolini, da Il Vangelo secondo Matteo a Salò.