Su gentile segnalazione del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, mettiamo in evidenza un volume appena pubblicato da UTET (Unione Tipografico – Editrice Torinese), una delle più antiche case editrici italiane, nella sua collana universitaria, “Filmagogia. Nuovi orizzonti dei saperi“, a cura di Loretta Guerrini Verga e Angelo Papi, che comprende anche una sezione dedicata all’eretica pedagogia pasoliniana. Al volume ha collaborato lo stesso Centro Studi bolognese, che ringraziamo per l’informazione.
Un nuovo volume di UTET Università: “Filmagogia“ e Pasolini
Loretta Guerrini Verga, docente di Analisi del film e Scrittura per il cinema e la televisione presso il Dipartimento delle Arti Visive Perfomative e Mediali dell’Università di Bologna, e Angelo Papi, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo “Torricelli” di Somma Vesuviana (Napoli), studioso di Filosofia del Linguaggio, hanno, da alcuni anni, dato vita al “Progetto Filmagogia”, un’esperienza di ricerca sul film come ambiente educativo.
Oltre a vari convegni, “Filmagogia” ha promosso la collaborazione tra studiosi e studenti di diversa estrazione, interessati a confrontare e integrare saperi finora non comunicanti. In questo esperimento d’interdisciplinarità a favore del film nelle scuole e nelle università, gli autori sono stati aiutati dalla loro comune formazione, maturata a contatto con Paul Lier, fondatore – insieme a Louis Hjelmslev e Viggo Brøndal – del Circolo Linguistico di Copenaghen.
Come ha scritto Guerrini Verga, «un neologismo sorge dall’esigenza di esprimere l’educazione al film e all’audiovisivo con aperture ai campi della multimedialità: “Filmagogia”. Lo si propone su due piani di ricerca: Il primo (Pedagogia dei saperi) di matrice teorica, a seguito dell’evoluzione sempre più incalzante ed elaborata di tecnologie senza precedenti (virtuale, HD e 3D) e a partire dalla crisi dei riferimenti che hanno sorretto l’analisi del film nell’ultimo mezzo secolo. Il secondo (Didattica disciplinare) su un piano operativo a livello curriculare e istituzionale, dato dall’urgente necessità di rispondere alle esigenze dettate dalle nuove normative di legge che prevedono, per la prima volta in Italia, l’inserimento della didattica del film, dell’audiovisivo e della multimedialità nei nuovi Licei Artistici.»
All’origine di questa ricerca, già concretizzatasi in vari convegni, la questione «se sia veramente necessario continuare a scindere radicalmente l’Analisi del film e la Filmologia dall’educazione/formazione al film, alias la Filmagogia (come si è fatto generalmente fino ad ora nelle accademie a livello nazionale e internazionale). L’interrogativo coinvolge il “falso dilemma” che ha segnato nel ‘900 le teoriche del cinema, dividendo storicamente chi affidava il suo rapporto con il film a una lettura critica della sua comunicazione (per es. Bazin, Metz, Eco con i loro eredi di pensiero) da chi, come Cohen-Séat, ne intuiva la fascinazione irrazionale, primitiva, passionale, magica.
Tuttavia non sono mancate le mediazioni (per esempio ad opera di Barthes e di Morin), ma certamente quella di Pier Paolo Pasolini è tra le più significative, in primo luogo per la sua passione per la pedagogia. Pasolini è un autore «che ha cercato di mediare quelle due posizioni a partire dalla coraggiosa ”eresia” del suo empirismo e dalla sua visione del cinema come “linguaggio della realtà”».

Il volume è introdotto dalle pagine di Marino Zorzato (vice Presidente e Assessore alla Cultura – Regione del Veneto), Cristina Andratta (Sindaco di Vedelago, Treviso), Giorgio Palmeri (Presidente Fondazione Augusta Pini di
Bologna), Gian Luca Farinelli (Direttore della Fondazione Cineteca di Bologna), Alessandro Guarino (Scuola Nazionale di Cinema), Giuseppina La Face(Direttore del Dipartimento delle Arti – Università di Bologna), Roberto Farné (ordinario del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita – Università di Bologna), Manlio Piva (docente di Didattica dell’Audiovisivo e del Multimediale – Università di Padova), Luigi Guerra (direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” – Università di Bologna), e riunisce saggi di Adriano Aprà, Massimo Baldacci, Renato Barilli, Lorenzo Bartalesi, Alain Bergala, Luciano Daffarra, Giorgio De Vincenti, Fabrizio Desideri, Simone Ferriani, Marco Galignano, Vittorio Gallese, Antonia Maria Grifa, Michele Guerra, Loretta Guerrini Guerra, Sara Iommi, Berta Martini, Fabio Matteuzzi, Giovanni Matteucci, Simone Moraldi, Giuliana Muscio, Luisa Papa, Angelo Papi, Simone Starace.
La sezione dedicata a Pasolini, intitolata Pasolini: un regista, poeta e scrittore con la vocazione per la pedagogia, comprende saggi di Alain Bergala, Alessia Casciardi, Roberto Chiesi, Enzo Golino e Chiara Tartarini.