Un bell’incrocio tra Toscana e Friuli nel nome di Pasolini e delle suggestioni sempre vive della sua opera indimenticabile. Nel fine settimana, tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio, arriveranno infatti a Casarsa, al Centro Studi dedicato al cantore del paese, venti studenti universitari di Pisa, dottorandi e dottorati in varie discipline, da quelle strettamente umanistiche (filosofia, lettere, scienza della formazione) a quelle di tipo scientifico (medicina, ingegneria medica o fisica). Li guida l’attrice Cristina Lazzari, docente insieme a tanti altri operatori dello spettacolo nel progetto educativo Fare teatro che dal 1994, con laboratori aperti a giovani e adulti, è attivo presso il Teatro Verdi di Pisa, uno dei più bei teatri di tradizione italiani e uno dei più riusciti esempi di architettura teatrale ottocentesca.
E appunto teatrale è lo scopo della visita dei giovani toscani, che al Centro Studi, con uno stage di lavoro unito anche ad un piccolo tour nei luoghi della geografia casarsese cara a Pasolini, studieranno il periodo friulano del poeta, da far confluire poi in una finale “lezione-spettacolo” pensata come una mappa di tasselli biografici e artistici. “Nessuno di loro – racconta Cristina Lazzari- farà l’attore di professione e tutti vivono semmai l’esperienza della recitazione come uno strumento di conoscenza di sé e del mondo. In questa direzione Pasolini è un maestro, in quanto è l’esempio straordinario di un rapporto autentico con la realtà e di una interpretazione personale, libera, coraggiosa e non condizionata da schemi altrui”. Al Centro Studi, consolidato sempre più a punto di riferimento nazionale per gli studi pasoliniani, il gruppo sarà assistito da Angela Felice e Marco Salvadori, che faranno da guide dentro i tanti poliedrici aspetti della gioventù friulana di Pier Paolo, da quella poetico-letteraria a quella politico-civile e pedagogica, su cui ha riflettuto anche l’ultimo Convegno casarsese organizzato nel novembre 2013.