E’ coinvolto anche il Centro Studi di Casarsa nel progetto dei “Percorsi pasoliniani” che, per quattro appuntamenti spalmati tra il 27 aprile e il 25 maggio, sono in corso a Lecce come appendice del XV Festival Europeo del Cinema, concluso il 3 maggio, e a latere della mostra fotografica di Domenico Notarangelo “Il Vangelo secondo Matera”, tuttora aperta presso la Sala Stampa “Martano” nel ricordo del capolavoro pasoliniano Il Vangelo secondo Matteo, a cinquant’anni dalla sua realizzazione. Dopo la vernice dell’esposizione, avvenuta il 27 aprile, e i primi due incontri che hanno visto la presenza dapprima, dello scrittore Roberto Pazzi e di padre Virgilio Fantuzzi, critico cinematografico di “Civiltà Cattolica” (30 aprile) e, in seguito, dell’artista pugliese Claudio Vino (9 maggio), mercoledì 14 maggio è in programma una conferenza a più voci sulla tradizione della poesia dialettale del Friuli, a partire dall’originale esempio di Pasolini fino alla miriade degli “eredi” post-pasoliniani, come Andrea Giacomini, il Pierluigi Cappello prima maniera e Federico Tavan , voce eretica da poco spenta e a Lecce oggetto di un focus speciale.
A parlarne, nella Sala Stampa “Martano”, saranno Angela Felice, per il Centro Studi di Casarsa, e Alessandro Canzian, scrittore ed editore di poesia (“Samuele editrice”), cui si uniranno i promotori pugliesi dell’iniziativa, Alessandro Turco e Maurizio Nocera. L’argomento è peraltro particolarmente caro a Lecce, dato che, proprio al Liceo Palmieri di quella città, il 21 ottobre 1975, Pasolini tenne il suo ultimo intervento pubblico sul tema delle lingue e delle culture minoritarie “minacciate”, noto come Volgar’eloquio e allora organizzato all’interno di un corso di aggiornamento per docenti e studiosi. Non per nulla, in un ideale ponte tra il nord e il sud dell’Adriatico, sarà questo l’argomento dell’ultimo appuntamento che il 21 maggio chiuderà questi interessanti “percorsi pasoliniani”, con la presenza dell’attrice Tiziana Bagatella di origini pordenonesi, per una lettura delle poesie friulane di Pasolini, e con interventi musicali di Antonio Castrignanò, Francesca Licci e Enza Pagliara, regina salentina della “taranta”.