Pasolini e il teatro

Teatro come meteora di scrittura circoscritta ed episodica. Oppure teatro come stella fissa, che illumina anche il resto della costellazione. Non da ora si muove tra queste posizioni paradossalmente divergenti il dibattito critico intorno al rapporto tra Pasolini e il teatro, sullo sfondo e all’interno di una straordinaria officina letteraria, segnata dall’onnivora esuberanza verbale e dalla sperimentazione trasversale a più generi espressivi.
Da un lato, si arroccano quanti assegnano un ruolo periferico al corpus drammaturgico pasoliniano e alle tragedie in particolare, perché gravate da ossessioni autobiografiche e da un turgida letterarietà non decantata e programmaticamente progettata. Dall’altro, e specialmente sul fronte degli studi teatrologici, si schierano quanti argomentano la forza vitale della vocazione teatrale di Pasolini, rivendicandone la centralità, la persistenza e il valore estetico. Al dibattito aggiungono poi ulteriori elementi di confronto i tanti ed esemplari uomini di teatro che, dopo Pasolini, hanno dimostrato e continuano a dimostrare, con esperienze diverse di pratica scenica, la fertilità, la praticabilità materiale e l’attualità di quella drammaturgia, oltre la stessa provocatoria autodefinizione di un “teatro di parola” pensato dall’autore per nicchie di selezionate avanguardie borghesi. Entra nel vivo di queste problematiche il corposo libro di 404 pagine Pasolini e il teatro che ora finalmente si dà alla luce, quale secondo numero della collana “Pasolini.Ricerche”, promossa dal Centro Studi Pasolini di Casarsa in sinergia con la casa editrice Marsilio e già inaugurata nel 2011 dalla prima uscita Pasolini e la televisione.

Luca Ronconi
Luca Ronconi

Il nuovo volume, curato da Stefano Casi, Angela Felice e Gerardo Guccini, raccoglie gli esiti di due convegni promossi nel novembre 2010  a Casarsa della Delizia, dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini il 5 e 6, e, a Bologna, dal Fondo Pasolini-Cineteca e dal Cimes-Università degli Studi di quella città, nei giorni 10 e 11.  Lo studio a più mani, arricchito da  40 saggi, ambisce ad offrire una ricognizione finalmente esaustiva che, con sette sezioni di un’ampia panoramica concettualmente rimeditata, contribuisca a far chiarezza sull’originalità del teatro pasoliniano,  ne perlustri le tappe evolutive fin dai poco esplorati esordi friulani, ne indaghi le varianti e le costanti, ne riposizioni il significato  dentro l’opera dell’autore e nel contesto del suo tempo, ne metta in luce il potenziale di rappresentabilità sempre aperta al futuro. Particolarmente originale pare l’ultima sezione Registi a Casarsa: un simposio, che attraverso gli scritti inediti di alcuni maestri della regia contemporanea (Luca Ronconi, Giorgio Barberio Corsetti, Armando Punzo, Federico Tiezzi, Giorgio PressburgerAndrea Adriatico e Antonio Syxty, con la giovane artista romana  Roberta Nicolai) cede la pagina alle riflessioni degli artisti che si sono misurati con la parola teatrale pasoliniana e che ne hanno sciolto positivamente il vitale paradosso, tra utopia e concretezza. Non una mera riproposizione di Atti, dunque, ma uno studio sfaccettato e organico. Il quale infine, con Pasolini e attraverso la sua esperienza, finisce per interrogarsi anche sul teatro del presente e sulla sua sfida dentro la babele multilinguistica della nostra rumorosa contemporaneità.

Pasolini e il teatro
ed. Marsilio in collaborazione con Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa, 2012

Indice

Le ragioni di due convegni e di un libro
di Stefano Casi, Angela Felice, Gerardo Guccini

  • ATTO PRIMO
    Guido Solera, il prototipo di un personaggio
    di Daniele Micheluz
    La permanenza dei codici della Sacra Rappresentazione ne La Domenia Uliva
    di Andrea Biasi
    Un laboratorio poetico-teatrale: i Dialoghi friulani
    di Maura Locantore
    Il teatro dell’Io. Mito, sacro, tragico. Su Edipo all’alba di P.P.Pasolini
    di Giacomo Trevisan
    Alla ricerca del padre perduto. Dinamiche di famiglia spezzata ne I Turcs tal Friúl
    di Angela Felice
    “Una cosa un po’ mostruosa e folle”: la storia interiore di Nel ’46!
    di Roberto Chiesi
  • QUESTIONI TRAGICHE
    Per una drammaturgia al plurale
    di Paolo Puppa
    Riflessioni sull’esperienza linguistica del teatro di Parola
    di Laura Nascimben
    Pasolini vs Testori. Nel ventre del teatro italiano del secondo dopoguerra
    di Stefania Rimini
    Pier Paolo Pasolini, un teatro disperato: tra sadismo e contestazione
    di Maria Rita Nepomuceno
    Un inedito cortocircuito: Pasolini-Schechner
    di Marialaura Chiacchiararelli
  • TRAGEDIE IN UN ATTO
    La Furia del Passato. Appunti su Pasolini e l’Orestiade
    di Gian Luca Picconi
    Il carattere “doppio” del linguaggio teatrale in Orgia di Pasolini e Katzelmacher di Fassbinder
    di Anne Julia Fett
    “Usare la Non Ragione contro la Ragione”: Pilade e Medea
    di Barbara Castaldo
    Calderon, tra Potere del sogno e sogno di Potere
    di Silvia Giuliani
  • DISCORSI SUL METODO
    Pasolini teatro, nell’epoca dei manifesti e del brodo primordiale
    di Italo Moscati
    Il teatro di Pasolini: teoria vs drammaturgia
    di Stefano Casi
    Pasolini e il “teatro di contraddizione” e “dell’antagonismo”
    di Gigi Livio
    (S)velare il Manifesto
    di Gerardo Guccini
    La lingua scritta della realtà. Cinema e teatro nella riflessione teorica di Pasolini
    di Lorenzo Mango
    Pasolini e il “vaccino” di Barthes
    di Davide Luglio
  • DIALOGHI FRA I LINGUAGGI
    Il cinema inconciliabile di Pasolini
    di Giacomo Manzoli
    “Trasmigrazioni” di idee nelle tragedie e nei film di Pasolini
    di Fabrizio Di Maio
    “e parlo come nel monologo del personaggio di una tragedia”: parole teatrali nel cinema di Pasolini
    di Paolo Lago
    Il teatro nel cinema come ritraduzione dell’ekphrasis. Calderon e Che cosa sono le nuvole?
    di Alessandro Cadoni
    Medea: la sopravvivenza del mito e la scomparsa del sacro
    di Amandine Mélan
    Pasolini costumista, il cinema tra mito e antropologia
    di Paola Bignami
  • DIALOGHI CON LA SCENA
    Il nuovo teatro italiano, la questione dell’attore e l’anomalia Pasolini
    di Marco De Marinis
    Pasolini sulle scene del nuovo millennio. Dal “teatro di Parola” al “teatro della realtà” e oltre
    di Massimo Marino
    Impianto strutturale e prerogativa drammaturgica ne I Turcs tal Friúl di Pasolini: una breve riflessione
    di Isadora Cordazzo
    Un Teorema pasoliniano? L’inganno identitario e l’ex-antropologo Ruccello
    di Dario Tomasello
    Utopia o concretezza: confronto a tre voci sul rappresentabile
    di Stefano Casi, Renato Palazzi, Oliviero Ponte di Pino
  • REGISTI A CASARSA: UN SIMPOSIO
    Ambiguità e teatralità di Pasolini
    di Luca Ronconi
    A teatro con Ninetto e Franco Citti
    di Giorgio Barberio Corsetti
    Il mio Pasolini incompiuto
    di Armando Punzo
    Il Teatro di Poesia
    di Federico Tiezzi
    L’empatia e le concordanze
    di Giorgio Pressburger
    Un altro teatro è possibile
    di Andrea Adriatico
    Una parola necessaria
    di Antonio Syxty
    Il discorso parlato dal corpo
    di Roberta Nicolai