Guido Calvi e il delitto Pasolini, a 35 anni di distanza

A GradoGiallo, è attentissima la folta platea di studenti alle parole dell’avvocato Guido Calvi che racconta con garbo appassionato di un fattaccio lancinante, e tuttora aperto, di 35 anni fa, accaduto la notte tra il 1^ e il 2 novembre 1975 nella brutta Italia dei misteri. Quella “storia sbagliata” è l’assassinio di Pasolini, di cui l’oratore eccellente ha fatto ragione di una vita, e non solo da uomo di legge, riuscendo anche a riottenere la riapertura processuale del “caso”. E a Grado tiene in piedi quasi un’arringa, calibrata con sapienza anche didattica sul giovane uditorio, che di quella morte brutale magari sa poco o forse nulla, come pure del contesto in cui è maturata, la terribile Italia dei violenti anni ’70.Il perno del discorso, però, non sta nello smantellamento, punto per punto, del castello di menzogne che subito hanno spacciato per vera la versione dell’omicida reo-confesso Pelosi, bloccando altre possibili indagini e soprattutto gettando ombre imbarazzanti di discredito sulla vita privata della vittima. Né, oggi, pare decisivo inchiodare i veri responsabili del delitto, ammesso che ciò sia ancora possibile.
Per Calvi si tratta invece di penetrare in moventi inquietanti di raggio più vasto e sciogliere la rete di torbide connivenze, anche istituzionali, che hanno progettato (e commissionato?) lo scempio finale dell’intellettuale “corsaro” che sapeva i buchi neri della monnezza politica del paese e che perciò andava zittito per sempre. Una strategia lucida, agghiacciante e a suo modo raffinata, il cui smascheramento può risarcire oggi Pasolini delle tante persecuzioni in vita e del silenzio calato post mortem anche sul suo pensiero. E perciò Calvi invita infine a far rivivere il poeta massacrato attraverso la lettura dei suoi scritti straordinariamente preveggenti. Cosa che avverrà, stando agli applausi dei ragazzi convenuti nell’Isola d’oro e che d’ora in poi, accuditi durante l’anno dal Centro Studi Pasolini di Casarsa, Damatrà e tante biblioteche del territorio, si ritroveranno a Casarsa il 5 marzo prossimo, per la festa a distanza del compleanno di Pier Paolo. E Guido Calvi –lo ha promesso- ritornerà pure lui.