Al Verdi di Pordenone, il 2 novembre, progetto “La ricotta” con Antonello Fassari

Nel giorno 2 novembre 2017, in cui cade la ricorrenza della tragica morte di Pasolini, ucciso nel 1975, il Teatro Verdi di Pordenone, in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, ricorderà il poeta con un monologo ispirato ad una delle sue più straordinarie opere cinematografiche. Alle ore 20.45, direttamente sul palcoscenico, sarà infatti proposta la versione teatrale del cortometraggio La ricotta, uno dei quattro capitoli del film a episodi Ro.Go.Pa.G. (1963), che tra l’altro costò a Pasolini anche l’accusa di “vilipendio alla religione di Stato”.
Ideatore e interprete di questa messinscena, che si avvale anche dell’accompagnamento musicale di Sergio Mascagni, è l’attore Antonello Fassari, impegnato a incarnare tutti i personaggi della pellicola, dal povero Stracci che muore sulla croce al cinico regista-intellettuale che nel film aveva il volto di Orson Welles.

Pasolini e Orson Welles sul set de "La ricotta" (1963)
Pasolini e Orson Welles sul set de “La ricotta” (1963). Fotografia di Paul Ronald / © Antonio Maraldi

«Dotato di cruda compostezza cronistica», come ha scritto Angelo Pizzuto su “Sipario” dell’11 febbraio 2013,  l’omaggio che Antonello Fassari tributa a Pasolini «asseconda quel teatro di “parola” e”’straniazione critica” perorato da Pasolini [..]. Su spogli elementi scenografici che rimandano ai residuati di un set cinematografico “povero e desolato”, il teatro di narrazione professato da Fassari lavora per sottrazioni e prosciugamento di orpelli, emozioni, consolazione. E il “racconto”, costernato e neutro della sceneggiatura ”tale e quale fu scritta”, esalta lo spessore politico e poetico della proposta. Nella quale si trasfigura, con laico disinganno, il rapporto tra “assoluto e profano” , tra “poveri cristi” e calvario reale di chi affonda nell’indigenza “famelica” senza (nemmeno) l’idea di chiedersi chi sono i suoi veri aguzzini. Ad estremo sfregio della dignità umana, sbranata in catene di montaggio tra consumi e valore d’uso».

A Pordenone, la serata sarà arricchita dalla proiezione del film La ricotta e da un dialogo tra l’attore Fassari e lo studioso Luciano De Giusti, docente di Storia del cinema all’Università di Trieste e membro del Comitato Scientifico del Centro Studi Pasolini di Casarsa.

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