Il 3 marzo 2016, all’Università di Palermo, si è laureato in Lettere Gianluca Spaziani.
E’ uno studente speciale per tanti motivi. Innanzitutto, per la tenacia, l’impegno e l’intelligenza con ha saputo combattere e superare l’handicap della sindrome di Down da cui è affetto. E poi per l’argomento non facile e non scontato su cui ha lavorato per la tesi, La riscrittura del tragico antico in Pasolini. Per una lettura ‘corsara’ di “Medea”, tema che attesta in lui sia l’amore per il teatro antico che per l’opera creativa di Pasolini.
Le più vive congratulazioni al giovane neo-dottore, che ha coronato con l’ambito traguardo il suo “sogno di una cosa”, regalando a tutti una lezione luminosa di volontà e un esempio di speranza nella forza della cultura e nel valore per i giovani dell’opera di Pasolini.
Di ciò fanno fede anche le commosse parole di plauso del Rettore dell’Ateneo palermitano, Fabrizio Micari, qui riprese dalla stampa nazionale. (af)
Università, ragazzo Down si laurea a Palermo. Il rettore: “Grande lezione”
http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/palermo/cronaca – 3 marzo 2016
«Oggi ancora di più sono orgoglioso di essere il rettore di questa istituzione. Gianluca Spaziani ci ha dato una grande lezione sul valore della volontà e dell’impegno e ha aperto nelle nostre aule uno scorcio di cielo azzurro». Così ha commentato Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo, al termine della discussione della tesi di laurea di Gianluca Spaziani, studente in situazione di handicap che questa mattina si è laureato in Lettere con una dissertazione sulla riscrittura pasoliniana della Medea di Euripide.
«Ringrazio lui, la sua relatrice Ambra Carta, la presidente della Commissione di Laurea Domenica Perrone e tutti i docenti del nostro Ateneo che con il loro operato dimostrano grandi capacità di ascolto – ha aggiunto -. Sono loro grato perché sottolineano quanto l’Università non sia solo luogo di lezioni ed esami, ma anche di crescita personale oltre che culturale».
«Gianluca – ha concluso il rettore Micari – ha saputo perfettamente coniugare la sua personale passione per il teatro e le competenze attese per un laureato in Lettere. Gli studi umanistici in questo modo si sono rivelati uno strumento formidabile per accrescere le sue capacità riflessive. Questo è il compito di un Ateneo, come il nostro, attento e capace di formare al meglio i suoi studenti».