Da sud a nord, è ripreso il viaggio immaginifico del giovane artista siciliano Giovanni Robustelli, artefice del potente ciclo pittorico Medea – da Pasolini già esposto fino al 4 luglio nelle bellissime sale del Castel dell’Ovo di Napoli, in una mostra curata da Leo Lecci, organizzata da Phoenix Tour e patrocinata dal Comune di Napoli e dal Centro Studi- Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna. Dopo Napoli, dunque, l’esposizione è ora riallestita a Milano (dal 12 luglio 2015) presso lo Spazio Papel di via Savona 12.
La collezione consta di quaranta opere, in cui l’artista interpreta la suggestione esercitata dal mito di Medea nella rilettura cinematografica di Pasolini attraverso dimensioni e tecniche diverse, da pannelli piccolissimi a grandi tele, dall’uso di acquerello e grafite a quello di olio e vernici sintetiche. Sono opere –commenta Elisa Mandarà su www.ragusanews.com del 12 luglio 2015 – che “tracciano un itinerario personale quanto suggestivo, che cinge la linfa classica matrice del celebre mito, allacciandola alla contemporaneità drammatica di Pasolini, alla quale Robustelli fa dichiarato riferimento. Letteratura e cinema: da questa materia muove l’estro del pittore, alla cui fantasia aveva più volte bussato il magma fantastico del mito. Lo salda all’intelligenza critica di Pasolini, che faceva della Callas un’icona vivida e incisiva della Medea. La porta d’accesso a quest’universo coerente che l’artista siciliano sa creare va senz’altro ricercata nella visionarietà, ovvero nella capacità di rieditare un archetipo. Del resto anche Pasolini aveva imboccato la via della interpretazione, come dice il titolo pensato in origine per il suo lungometraggio, Visioni della Medea.
Dando forma alla multiversa passionalità di Medea, Robustelli guadagna segni e significanti all’amore, alla vendetta, alla sentimentalità accesa fino alla cecità. Scende alla radice scura dell’animo umano, col tocco fresco dell’invenzione, che ancora una volta non s’allontana dal sapore favolistico, ma è tutto un altro Robustelli quello che denuncia con forza la sua Medea. Vira netta verso l’epos tragico la fiaba di Robustelli, in un crescendo di energia, condotta senza il clamore facile dell’urlo, ma con nuove finezze, che affondano negli abissi nascosti del cuore la crisi e la catarsi, il dramma e la sua acme, e che cercano i propri protocolli in ascendenze variegate e colte, nella sensibilità lirica e gioiosa dei Fauves, nella spiritualità simbolista del gruppo del Cavaliere Azzurro”.
L’esposizione è corredata da un catalogo (ed. Papel 2015) che raccoglie le immagini delle 40 opere realizzate da Robustelli sulla figura pasoliniana di Medea-Callas e due articolati contributi critici del curatore Leo Lecci, ricercatore di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Genova, e di Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna. Ne estrapoliamo due frammenti.
“Il personalissimo carattere visionario del lavoro di Robustelli, sostenuto anche dal grande formato che connota la maggior parte delle opere, restituisce la dimensione allucinatoria che la pellicola trasmette attraverso le visioni di Medea” (Leo Lecci).
“Come lo scrittore-regista aveva inventato una forma nuova dal testo di Euripide, così Robustelli ha creato un ciclo figurativo ispirandosi alle immagini e soprattutto all’iconografia della Medea pasoliniana” (Roberto Chiesi).
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Spazio Papel
via Savona 12 – 20144 Milano
tel +39 02 89429293
http://spaziopapel.net
orari di apertura
martedì_venerdì: ore 14/19
sabato: ore 11/13 – 15/19
domenica e lunedì su appuntamento
Giovanni Robustelli
giovane artista siciliano, dottore di ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea, è un artista poliedrico, eccellente disegnatore dal tratto assolutamente originale che lo ha fatto definire un genio della “biro”.
Le sue prime esperienze importanti espositive risalgono al 2006, presso la Rebecca Container Gallery di Genova, con il primo importante progetto artistico, Atlante Anatomico-Macroscopia Organica. Successivamente Spazio Papel di Milano dà l’avvio alla realizzazione di diverse mostre personali, Alice in Wonderland, Pinocchio…odor di legno, cui seguono nel 2010 Il vecchio e il mare, nel 2011 Sicilia Musa, Odissea, nel 2012 Tratti e ritratti, 15 ritratti da Spoon River, nel 2013 Io e Te e Fra la notte e il Giorno. Sempre nel 2013 si ha un’esposizione a Modica presso Kaos Spazio d’Arte. Molte delle opere di Giovanni Robustelli fanno parte di collezioni private, italiane ed estere, e di importanti istituzioni pubbliche ed ecclesiastiche, tra cui le due pale d’altare realizzate per la Chiesa di S. Antonio da Padova di Comiso (RG), mentre nel 2013 l’opera Cariddi è stata acquisita dal Museo “Euro Musso” di Comiso.
Info: www.giovannirobustelli.com