Uno dei momenti più importanti e sui quali si sta concentrando l’attenzione nazionale e internazionale per celebrare il Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, avrà luogo sabato 5 marzo, giorno in cui Pasolini avrebbe compiuto appunto 100 anni, con l’apertura di Casa Colussi nel suo nuovo allestimento. È nella casa natale della madre di Pasolini, Susanna Colussi, che fin dall’infanzia Pier Paolo era solito trascorrere le vacanze estive e dove ha stabilmente abitato dalla fine del 1942 fino al trasferimento a Roma nel 1950.
Nella stessa giornata aprirà anche la pinacoteca che raccoglie i quadri di Pasolini: 25 opere restaurate che svelano un ulteriore aspetto della straordinaria versatilità del suo talento, appartenenti al patrimonio del Centro Studi. Nell’anno del Centenario, il Centro Studi porta a compimento un nuovo percorso museale, offrendo allo sguardo del visitatore, nel modo più opportuno e pedagogicamente efficace, il ricco patrimonio archivistico e bibliografico che nel tempo è stato raccolto. Il percorso espositivo, che avrà un’evoluzione nell’arco dell’anno, si sviluppa principalmente al piano terra e al primo piano della Casa, in un racconto che ricostruisce l’articolata vicenda biografica e culturale del Pasolini friulano.
Al ricco materiale cartaceo e fotografico del percorso espositivo, Casa Colussi accompagna l’esposizione, nella stanza dell’Academiuta, della sua collezione di dipinti. Sono disegni a china e a tecnica mista e dipinti a tempera e a olio. Le 25 opere, che fanno parte del patrimonio del Centro Studi, sono state oggetto di un accurato intervento di pulizia e restauro effettuato dal laboratorio friulano di Valeria Pedroni e con il sostegno del bando specifico della Fondazione Friuli, sotto la supervisione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
Il nuovo allestimento di Casa Colussi, curato da Patrizio De Mattio, è un progetto che si avvale della collaborazione del Gabinetto Vieusseux di Firenze, presso il cui Archivio contemporaneo è conservato il Fondo Pasolini, e in particolare della consulenza di Franco Zabagli, che a Pasolini ha dedicato numerosi saggi e studi, e che ha curato nel 2019 la riedizione anastatica di “Poesie a Casarsa” corredata del volume “Il primo libro di Pasolini”.
*Immagine in copertina: Pier Paolo Pasolini, autoritratto in veste di pittore e vaso di fiori, © PIER PAOLO PASOLINI, by SIAE 2022.