Si è conclusa nella giornata di lunedì 7 dicembre la 3^ edizione della Scuola Pasolini, dopo una tre giorni di incontri e dibattiti on-line tra docenti e studenti, riguardanti l’opera narrativa di Pier Paolo Pasolini. Lunedì pomeriggio i 24 partecipanti hanno avuto il piacere di assistere alle lezioni di tre importanti ospiti, con i quali hanno potuto dialogare al termine di ogni incontro.
Robert Gordon (University of Cambridge) ha rivisitato il romanzo-film “Teorema” alla luce di alcune discussioni critiche degli ultimi anni, prima di proporre alcune scene del film e alcuni brani del romanzo, interrogandosi su una serie di questioni intermediali, sulla forma
romanzo, sulla lingua cinematografica, e sulla produzione culturali degli anni 60, e del ’68 in particolare.
Davide Luglio (Sorbonne Université Parigi) ha parlato della ricerca formale portata avanti da Pasolini con “La Divina mimesis”. In quest’opera, come poi anche in Petrolio, l’autore sembra sperimentare la ricerca di una forma che sia in grado di restituire il sentimento della realtà. L’ipotesi formulata è che il ritorno alla prosa negli anni Settanta, profondamente segnato dalla creazione cinematografica, inauguri un’inedita forma-tempo in grado di mimare o restituire l’organicità dell’esperienza poetica della realtà.
Roberto Galaverni (critico letterario del “Corriere della Sera”) nell’incontro intitolato “Pasolini e il poemetto narrativo” ha voluto porre l’attenzione sull’analisi e l’interpretazione dei procedimenti narrativi, argomentativi e saggistici della poesia di Pasolini, in particolare quella degli anni Cinquanta, come la raccolta del 1957 “Le ceneri di Gramsci”. Componimenti che rappresentano uno snodo decisivo nella storia della sua poesia (e non solo), soprattutto per la messa a punto e il perfezionamento del poemetto lirico-narrativo e saggistico, che nel complesso può essere considerato la forma espressiva più qualificante della sua intera opera in versi.
Il Centro Studi desidera ingraziare di cuore tutti i partecipanti, i docenti e i curatori della Scuola Lisa Gasparotto e Paolo Desogus.