Proseguono sempre più intense e costanti le visite di giovani studenti al Centro Studi Pier Paolo Pasolini. Mercoledì 4 maggio sarà la volta di un nutrito gruppo di ragazzi delle scuole medie di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, e di Valvasone, che fin dal 1998 hanno dato vita ad un forte gemellaggio, all’insegna dell’amicizia, del confronto tra le rispettive tradizioni, dell’incontro intorno a storie comuni, prima tra tutte l’emigrazione.
Per la prima volta, nel programma delle giornate in cui, come per gli anni scorsi, i giovani calabresi saranno ospiti dei coetanei friulani e delle loro famiglie, è stato inserito anche uno speciale momento dedicato a Pasolini e ai luoghi che ne hanno conosciuto la “meglio gioventù”, oltre che, proprio nella scuola media di Valvasone, l’attività di incantevole professore.
Ricco di emozioni, probabilmente nuove e sorprendenti per molti dei giovani ospiti, si preannuncia il calendario della giornata. Dopo il racconto teatrale in mattinata Al lus tal còur, a cura di Damatrà, e una passeggiata nei dintorni di Casarsa, seguirà nel primo pomeriggio la visita al Centro Studi, dove la bella tribù – 100 persone, tra studenti, insegnanti e amici – sarà accompagnata a perlustrare Casa Colussi e ad ammirarvi anche le rare foto storiche “Immagini della memoria”, attualmente in esposizione.Il sigillo della visita sarà poi garantito soprattutto dalla commovente voce con chitarra del cantautore carnico Gigi Maieron che con generosa disponibilità racconterà nel Glisiut di Santa Croce, insieme ad Angela Felice, la storia dei Turcs tal Friúl, fonte per Pasolini dell’omonimo gioiello teatrale giovanile e poi, per lo stesso Maieron, di alcune toccanti trascrizioni musicali. Alcune di esse saranno eseguite in esclusiva per i ragazzi, che potranno così abbandonarsi dal vivo alle suggestioni della musica, originata dalla folgorante parola friulana di Pasolini.
Una fresca e meritoria iniziativa, dunque, in cui il Nord incontra il Sud, nel segno dell’arte e, in particolare, nel nome del giovane Pier Paolo friulano.