di Giuseppe Galato – 22 agosto 2013
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E’ ritornato Processi alla storia, la manifestazione che si svolge ogni anno, ad agosto, a Torre Orsaia, nel cuore del Parco nazionale del Cilento. Dopo Pisacane e Giulio Cesare, Togliatti e Ferdinando II di Borbone, quest’anno al centro del “processo” ci sarà la figura di Pier Paolo Pasolini, la sua vita, le sue opere e la profonda attualità del suo messaggio. L’appuntamento con la quinta edizione della manifestazione era il 23 agosto alle ore 21:30, nella piazza centrale di Torre Orsaia.
Come ogni anno, un tribunale formato da giudici, storici e avvocati, organizzato dal presidente della Camera penale del tribunale di Vallo della Lucania Marco Fimiani, ha ripercorso i momenti salienti della vita di Pasolini utilizzando le forme classiche del processo penale per dar vita a una serata di approfondimento culturale. Ai due lati di piazza Padulo, davanti a un pubblico ogni anno più numeroso, l’accusa e la difesa si sono affrontate con due tesi contrapposte sulla vita e sulla morte di Pier Paolo Pasolini. E alla fine dagli scranni della giuria, sistemata sul palco ai piedi del palazzo comunale, è arrivato il verdetto. Inappellabile.
Il “Tribunale del popolo” è presieduto dal dottor Antonio Maglione, già presidente vicario della Corte di Appello di Genova, coadiuvato dal dottor Nicola Graziano, magistrato del Tribunale di Napoli, dall’avvocato penalista Michele Sarno, dal professor Vincenzo Pepe, presidente della Fondazione Giovambattista Vico e dalla senatrice Angelica Saggese. Il dottor Vincenzo Montemurro, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, è il pubblico ministero che ha proceduto alle contestazioni nei confronti dell’imputato. La difesa di Pasolini è invece affidata all’avvocato Domenico Ciruzzi, presidente della Camera Penale di Napoli.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale si è ascoltato, come consulente del Tribunale, il dottor Roberto Chiesi, responsabile del “Centro studi – Archivio Pier Paolo Pasolini” di Bologna. Non sono mancati sprazzi di poesia e di spettacolo. Tra una requisitoria e un’altra, tra la deposizione dei consulenti e la lettura della sentenza, l’attrice Antonella Stefanucci ha recitato alcune poesie di Pasolini.
Al termine della manifestazione verrà consegnato a un torrese “illustre”, che si è particolarmente impegnato nel campo della cultura, della professione o del volontariato, il premio alla memoria del professor Franco Pugliese.