San Vito al Tagliamento per PPP con Giancarlo Santalmassi, Angela Felice e Giampaolo Borghello

A San Vito al Tagliamento
proiezione del documentarioPasolini provocatore da sempre” (1978)
con l’autore Giancarlo Santalmassi
e con Angela Felice e Giampaolo Borghello

Una due giorni per riflettere su Pasolini, nei giorni che, 41 anni fa, ne conobbero la crudele morte all’Idroscalo di Ostia. E’ quanto avverrà a San Vito al Tagliamento, la bella cittadina friulana della Destra Tagliamento, cara anche a Pasolini, che vi ambientò parte del romanzo Il sogno di una cosa. La locale Amministrazione ha voluto pertanto ricordare l’indimenticato poeta e intellettuale con una sua dedica, scandita in due momenti.
Nel pomeriggio del giorno 2 novembre 2016, alle ore 18.30, al Teatro Arrigoni, vi sarà un incontro a due voci con la presenza del giornalista Rai Giancarlo Santalmassi e del direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa Angela Felice. Per l’occasione sarà proiettato il rarissimo documentario Rai  Pasolini provocatore da sempre (18’), che Santalmassi realizzò nel 1978 e che tuttora considera  uno dei suoi lavori video più riusciti. Tra l’altro, il filmato, oltre a preziosi  materiali d’archivio, contiene alcune rare immagini di Casa Colussi, oggi sede del Centro Studi, e la testimonianza di due esponenti di spicco del Pci friulano, Ferdinando “Carlino” Mautino  e Mario “Andrea” Lizzero, che nel 1949 decretarono l’espulsione del “compagno” Pasolini dal Partito, a seguito dello scandalo di Ramuscello.
Il documentario sarà proiettato anche nella mattinata del 3 novembre, alle ore 11, per gli studenti del liceo “Le filandiere” di San Vito, con la presenza ancora di Santalmassi e di Giampaolo Borghello, dell’Università di Udine, autore di importanti studi di ambito pasoliniano.

Giancarlo Santalmassi
Giancarlo Santalmassi

[info_box title=”Giancarlo Santalmassi” image=”” animate=””] romano, è un giornalista italiano.
Entrò alla RAI nel 1961. Per primo, dopo la nomina a caposervizio, propose una conduzione di TG all’americana. Fu anche colui che la mattina del 16 marzo  1978 annunciò per primo in televisione (edizione straordinaria del TG2, ore 10:01:30) la notizia del rapimento di Aldo  Moro e dell’annientamento della sua scorta ad opera delle Brigate Rosse, caso che fu da lui seguito giorno per giorno fino al ritrovamento (9 maggio) del cadavere dello statista. Altre vicende da lui descritte furono l’attentato al papa Giovanni Paolo II (13 maggio 1981) e la tragedia di Vermicino (11-14 giugno 1981), seguita per tre giorni in diretta televisiva dall’intero Paese.
Tra il 1992 e l’inizio del 1993 cura due edizioni di Nonsolofilm-Voglio scoprir l’America, ciclo filmico con dibattito in studio incentrato sugli Usa, in occasione del cinquecentenario della Scoperta dell’America. Nel 1994 viene nominato vicedirettore dei GR RAI e nel 1998 direttore di Radio RAI. In quegli anni inaugura e conduce il programma radiofonico Zapping.
Nel 1999 passa a Radio 24, dove conduce le trasmissioni Viva Voce (talk show politico) e Hellzapoppin’. Nella puntata del 22 marzo 2002 di Viva Voce, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga critica pesantemente Antonio D’Amato, allora presidente della Confindustria (proprietaria della radio). Per questo motivo, nel 2003 viene allontanato dalla radio. Rientra nell’ottobre 2005, assumendo la direzione dei programmi e della testata giornalistica. Introduce subito un’innovativa (per la radio) rubrica di Lettere al direttore. Fa rinascere la trasmissione Viva Voce, poi assegnata ad Alessandro Milan. Cura per qualche tempo anche la trasmissione Una poltrona per due.
Durante la trasmissione del 5 aprile 2006 è protagonista di un litigio in diretta con Giulio Tremonti. Successivamente a questo verrà rimosso dalla conduzione del programma.
Da ottobre 2008 è sostituito alla guida di Radio 24 da Gianfranco Fabi.