Scopriamo la mostra – Pillola n°3: Le edizioni della Academiuta

Dopo aver ammirato nella sezione precedente gli «Stroligut», le rivistine friulane  linguisticamente rappresentative del Friuli «di cà da l’aga» pubblicate da Pier Paolo Pasolini a Casarsa fra l’aprile 1944 e il giugno 1947, la mostra qui si sofferma sulla produzione editoriale dell’«Academiuta», che comprende «plaquette» del poeta e di altri autori, offrendo al visitatore l’occasione di ripercorrerla integralmente. E di scoprire così un’attività poco nota, che prende avvio con il volume «Poesie» stampato nel 1945 e si conclude anzitempo nel 1949 con il libretto «Dov’è la mia Patria»: entrambi raccolgono i versi di Pier Paolo Pasolini.

Pasolini e il cugino Nico Naldini a Gleris una borgata di San Vito al Tagliamento, 1946.

Il piano editoriale è davvero molto ambizioso, come si può intuire dal foglio sciolto e dalle pagine autografe e inedite che si possono ammirare nelle bacheche espositive. Sono previste tre collane – Corona di Passions, Corona di Cabulis e Traduzioni – con testi e traduzioni di diversi fondatori dell’«Academiuta» e allievi della scuoletta di Versuta:  Cesare Bortotto, Bruno Bruni, Ovidio Colussi, Fedele Ghirart, Nico Naldini, Tonuti Spagnol e lo stesso Pasolini. Tali propositi troveranno realizzazione concreta solo nel volumetto di Nico Naldini «Seris par un frut – Sere per un fanciullo», che “incontriamo”  con particolare emozione fra le edizioni esposte.

Il compatto piano editoriale della Academiuta, distribuito in tre collane. Foglio sciolto, da legare allo «Stroligut» del ’45.

La passione per la pittura di Pasolini fa sì che vengano coinvolti nell’impresa editoriale anche alcuni amici pittori sanvitesi, Federico De Rocco e Virgilio Tramontin, i quali realizzano disegni e incisioni per alcuni «Stroligut». Del primo artista si può apprezzare in mostra il dipinto mai esposto prima «San Francesco e la sua rinuncia ai beni terreni» del 1947, del secondo alcune splendide incisioni. Di Giuseppe Zigaina, con il quale Pasolini stabilisce un’amicizia profonda che durerà tutta la vita, si potrà finalmente ammirare «Uomini nel fiume n.2», uno dei 13 disegni presenti in «Dov’è la mia Patria» e recentemente acquisito dal Centro Studi.

Pasolini e Zigaina nella laguna di Grado, 1949.

– La prossima pillola ci condurrà nella sezione “L’osmosi (e la variazione) linguistica”.