Ennio Morricone, PPP e le musiche da film

Il 14 febbraio 2016 l’”Huffingtonpost.it” ha ripreso con tagli un’intervista rilasciata al quotidiano “la Repubblica” dal grande musicista Ennio Morricone, alla vigilia della candidatura al suo secondo Oscar per le musiche del film di Quentin Tarantino The Hateful Eight, poi effettivamente assegnato pochi giorni dopo, il 26 febbraio. Tra i ricordi,  Morricone non manca di soffermarsi anche sul sodalizio con Pasolini, di cui, tra l’altro,  musicò la pellicola Uccellacci e uccellini.

Ennio Morricone: «Pier Paolo Pasolini mi diede una lista di brani da inserire e gli dissi: “E’ venuto dalla persona sbagliata!”»

www.huffingtonpost.it – 14 febbraio 2016

Ha composto le musiche per film di Pier Paolo Pasolini, Sergio Leone, Dario Argento (solo per citarne alcuni) e ora è candidato all’Oscar per il suo film con Quentin Tarantino The Hateful Eight. Ennio Morricone ha raccontato in un’intervista al quotidiano “la Repubblica”  il suo rapporto con il cinema e con i registi.
Parla, ad esempio, del confronto con Pasolini: «Arrivò da me per Uccellacci e uccellini, il film con Totò. Mi diede una lista di brani da inserire e io gli dissi: “mi diverto ancora a scrivere la mia musica, è venuto dalla persona sbagliata!” Poi mi lasciò libero di comporre. Abbiamo fatto insieme cinque film. Però voleva che ci mettessi, per questioni scaramantiche, una musica persistente. In Uccellacci e uccellini fu il tema di un’opera di Mozart, e lo inclusi eseguito da un’ocarina. Gli bastava che ci fosse. In Teorema, sempre per superstizione, volle il Requiem mozartiano e io ne misi una citazione nascosta nelle dissonanze».

Totò e Pasolini durante una pausa sul set di "Uccellacci e uccellini"
Totò e Pasolini durante una pausa sul set di “Uccellacci e uccellini”

Poi parla degli altri registi con cui si è trovato a lavorare.

Come procede di volta in volta con i registi?
«
La musica dev’essere autonoma e acquisire importanza di per sé, senza confondersi con il resto. D’altra parte l’orecchio umano, per sua natura, non può ascoltare due segnali diversi, cioè il dialogo e la musica, oppure la musica e i rumori. Ho cercato sempre di comunicare ai registi questa mia convinzione. Di solito lavoro sull’idea narrativa e poi scrivo, e al regista spiego quella che sarà la strumentazione, per quanto mi è possibile. Ma tutto dipende dal mio rapporto con lui. Con Tornatore, per esempio, ho fatto dodici film, e dunque con lui c’è una particolare intesa e so già cosa vuole. Così come lo sapevo con Montaldo e Bolognini. Se hai familiarità con uno stile cinematografico, la sintonia scatta dall’inizio, mentre il primo film con un regista di solito è complicato».
Come infatti complicato è stato l’approccio con Tarantino: la difficoltà è stata nel fatto che non si conoscevano e che non parlava l’inglese, ha raccontato a “la Repubblica”.
Continua poi:

Di solito i registi le impongono indicazioni precise?
«
Sono più tranquillo se il regista mi lascia fare e evita di darmi consigli. Mi è anche capitato di registrare tutta la musica prima delle riprese: lo feci per C’era una volta in America. Volevo che Sergio Leone s’innamorasse subito della colonna sonora, e lui la usò sul set, mentre girava. A volte invece è il regista a scegliere tra cose diverse». […]

Infine svela al quotidiano com’era lavorare con Sergio Leone: «Avevamo fatto le elementari insieme. La prima volta che entrò a casa mia, chiedendomi la colonna sonora di Per un pugno di dollari, glielo ricordai, ma non ci credeva. Allora gli mostrai la foto della terza elementare. Nacque subito un feeling. Tendevo a fargli sentire una monodia con accompagnamento, armonie essenziali. Di solito ci intendevamo, però poteva essere insicuro. Ascoltava i temi al pianoforte e poi, dopo una settimana, tornava con la moglie o altri familiari per risentirli. Voleva anche i temi scartati dai registi con cui avevo lavorato. “Non hanno capito niente, diceva, li prendo io”».

[info_box title=”Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928)” image=”” animate=””]compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano, con una formazione da trombettista, ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi.
Dal 1946 ad oggi ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo portarono a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo,La resa dei conti,C’era una volta il West, Il grande silenzio, Il mercenario, Giù la testa, Il mio nome è Nessuno.
Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Oliver Stone, e Quentin Tarantino. Morricone scrisse le musiche per numerose pellicole premiate all’Academy Awards come I giorni del cielo, Mission, The Intouchables – Gli intoccabili, Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta in America.
Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera “per i suoi contributi magnificenti e sfaccettati all’arte della musica da film”, dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver raggiunto il traguardo. Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame.
Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino The Hateful  Eight per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe.  Morricone ha vinto anche tre Grammy Award, tre Golden Globes, sei BAFTAs, dieci David di Donatello, undici Nastro d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’oro alla carriera e un Polar Music Prize.
Ennio Morricone è Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea. Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi. [fonte Wikipedia][/info_box]