Chia e la Torre di PPP. Storia di un piccolo borgo

Arroccato su un’altura di tufo della Tuscia, sulle colline dell’alto Lazio, a 300 metri sul livello del mare, Chia sorge «nel paesaggio più bello del mondo, dove l’Ariosto sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta innocenza di querce, colli, acque e botri». A descriverlo con questa  emozione è Pier Paolo Pasolini, che di Chia si innamorò al punto da acquistarne e restaurarne l’antica torre. Ecco la storia di questo piccolo borgo, tra i più suggestivi e meno conosciuti d’Italia, così come è stato descritto di recente da Lisa Cecconi.

Chia
di Lisa Cecconi

www.cno-webtv.it – 17 maggio 2016

Chia. Storia e origini
Nessuno sa con esattezza da dove Chia tragga il nome. Forse, sia narra, dal nome di una nobile Longobarda che vi si stabilì con la sua corte, benché il termine lasci supporre piuttosto un’origine etrusca. Dal III secolo a.C. Chia passò sotto il dominio romano e in epoca medioevale si presentava come un borgo fortificato, composto da case e piccoli palazzi. Numerose le famiglie nobili che lo possedettero con il beneplacito della camera apostolica, dai Guastapane agli Orsini, passando per i Colonna fino ai Lanti Della Rovere e ai Borghese in età moderna. Diversi siti archeologici sono stati rinvenuti tutto intorno a questa modesta frazione di Soriano del Cimino (Viterbo), tra tombe a grotta, case ipogee e pozzi del periodo pre-etrusco.

Chia. Le cascate in cui Pasolini girò le scene del battesimo di Gesù nel "Vangelo secondo Matteo" (1964)
Chia. Le cascate in cui Pasolini girò le scene del battesimo di Gesù nel “Vangelo secondo Matteo” (1964)

Chia, il  borgo di Pasolini: la torre del poeta
Pier Paolo Pasolini restò incantato dalla vista di Chia nel periodo in cui stava girando Il Vangelo secondo Matteo. La torre, in particolare, del piccolo borgo abbandonato lo affascinò a tal punto che anni dopo, nel 1970, si risolse ad acquistarla dopo averla lungo desiderata, procedendo poi al suo restauro e soggiornandovi sempre più spesso negli ultimi anni di vita. Al fianco della torre il regista fece costruire una casa modesta e luminosa, nella quale lavorò all’incompiuto romanzo Petrolio. Dal 2011, nella ristrutturata Piazza  Garibaldi, è stato eretto un busto in suo nome, scolpito da Gianluca Bagliani in ricordo dell’affetto che legava Pasolini a quel luogo.

Chia: cosa vedere
Oggi Chia presenta un borgo di strette viuzze che collegano la parte rinascimentale di Piazza Garibaldi a quella più antica di Piazza Giordano Bruno. Purtroppo molte case della Città Vecchia versano in stato di abbandono e si presentano come rovine semi-coperte dalla vegetazione. Nonostante un progetto di messa in sicurezza e valorizzazione avanzato fin dal 1996, ben poco è stato fatto concretamente per la sua manutenzione, anche se, grazie ad alcuni volontari, Chia è stato teatro di iniziative culturali e creative. Certamente questo piccolo borgo antico meriterebbe molto di più

[info_box title=”Lisa Cecconi” image=”” animate=””]specializzata in cinema e media, adora la letteratura. Da amante della natura, è appassionata di viaggi e cucina naturale, vita campestre e eco-sostenibilità[/info_box]