A cura dell’associazione culturale Sa.Li.Ro’, si terrà dal 9 al 16 luglio 2015 uno degli appuntamenti cinematografici più significativi dell’estate siciliana: l’Ortigia Film Festival, giunto alla settima edizione e localizzato appunto nell’isola di Ortigia, centro storico di Siracusa. Oltre ai patrocini istituzionali già presenti nelle passate edizioni, per il 2015 OFF ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Unesco, oltre che di EXPO Milano 2015, ed è stato inserito dal MiBACT tra gli eventi di “Verybello!”, il grande catalogo on-line per viaggiare nella bellezza dell’Italia, pensato in vista dell’Expo 2015.
Dal 2014 l’OFF è un Eco evento attento anche alla sostenibilità ambientale e umana; perciò l’edizione 2015 vede la collaborazione anche di Emergency per un festival che trasforma l’isola di Ortigia in luogo d’incontro e conoscenza, di approfondimento e ricerca, di svago e divertimento, sotto l’egida del binomio turismo/cultura.
Tra gli appuntamenti più significativi della 7.ma edizione, l’omaggio a Pier Paolo Pasolini nel 40.mo anniversario della morte. Per l’occasione, domenica 12 luglio 2015, saranno proiettati due contributi audio-visivi che testimoniano il legame di Pasolini con la classicità e il Teatro greco di Siracusa. Si tratta de L’Africa Greca di Pasolini – Pasolini e l’Orestiade (1959 – 1973) e del film pasoliniano Appunti per un’Orestiade Africana (1970-1973).
Nel 1959 Pier Paolo Pasolini tradusse l’Orestiade di Eschilo su richiesta di Vittorio Gassman, che l’anno successivo interpretò e diresse la Trilogia al teatro greco di Siracusa. Il primo documento, che sarà presentato al Festival, è tratto dalla trasmissione radiofonica dal titolo Le belle infedeli, ovvero I poeti a Teatro di Ruggero Jacobbi. Si tratta di un intervento di Pier Paolo Pasolini sulla sua traduzione dell’Orestiade e in seguito del Miles Gloriosus, risalente al gennaio 1968. Le fotografie che corredano l’audio sono tratte dai sopralluoghi per Il padre selvaggio e, in parte, da quelle scattate sul set di Appunti per un’Orestiade Africana.
Quest’ultimo è invece un film-laboratorio del 1970, in cui Pasolini sperimentò l’idea di ambientare la tragedia di Eschilo nell’Africa della post-decolonizzazione. L’Africa diventa espressione di un’armonia utopica tra irrazionalità ancestrale e dominio della ragione. Gli Appunti per un’Orestiade Africana sono, al tempo stesso, un diario di viaggio e un film-saggio antropologico. Il film, ultimato nel 1973, è rimasto pressoché inedito fino a dopo la morte di Pasolini. Si tratta del suo unico lavoro a essere stato rifiutato, per la sua scarsa fruibilità, sia dalla televisione pubblica che dalla distribuzione cinematografica. La Cineteca di Bologna lo ripropone in una nuova versione restaurata.
I due lavori saranno proiettati all’interno del Giardino dell’Artemision e verranno replicati ogni sera fino alla fine del festival.
L’evento è curato da Roberto Chiesi e Loris Lepri del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna.