Dagli archivi dell’Università di Bologna, la più antica al mondo, emergono documenti preziosi che testimoniano la vivacità intellettuale che ha contraddistinto i suoi studenti. In occasione della Reunion, il primo raduno mondiale di laureati all’Alma mater, in programma dal 19 al 21 giugno a Bologna, all’Archivio dell’Ateneo gli storici stanno lavorando da mesi per recuperare storie di universitari eccellenti.
Così sono affiorati dal passato documenti, lettere di iscrizione e libretti universitari di intellettuali, artisti e letterati illustri. Tra questi, accanto a Giovanni Pascoli o Roberto Roversi, anche Pier Paolo Pasolini, studente universitario modello, laureatosi con lode in Lettere il 26 novembre 1945 (si era iscritto ad appena 17 anni, numero di matricola 3416). Spiccano tra i voti agli esami il 30 e lode in letteratura italiana e in tedesco, il 30 in latino e solo un 24 nella prova scritta di latino.
“Di Pascoli, ma anche di Pasolini e Roversi, sono state stampate le tesi – ricorda lo storico Gian Paolo Brizzi, responsabile dell’Archivio dell’Ateneo -. Quello che ancora non abbiamo fatto è passare al setaccio tutti i nomi e cognomi e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. L’ultimo fascicolo che ho scoperto, per esempio, è di Nello Quilici, padre di Folco, laureato a Bologna”.
Tutti gli studenti dell’Alma Mater dal 1860 al 1935 sono entrati in un database on line, per agevolare la ricerca, anche di nonni e prozii laureati.
Ora parte del materiale sarà messo in mostra. E così il libretto di Pasolini, che collaborò da studente all'”Architrave”, farà parte dell’esposizione all’Archiginnasio Studenti grandi firme, dedicata agli autori di riviste e giornali universitari.