Vita ordinaria di studenti straordinari. Da Berlinguer a Mennea, da Pavese a Pasolini.
L’Ateneo di carta del ‘900
di Angela Manganaro
www.ilsole24ore.com /8 ottobre 2014
Sarà presentato il 9 ottobre a Como l’ Atlante diplomatico degli studenti illustri, volume stilato da 54 atenei italiani.
Narrava una leggenda a scuola che Luigi Pirandello prendeva a malapena sei nel tema di italiano. La veridicità della storia non era decisiva: negli anni di formazione di solito si prendono come riferimento dei modelli, ognuno poi è libero di trarne le conclusioni. L’aneddoto incoraggiava chi non si sentiva giustamente valutato, tranquillizzava chi sui voti non perdeva il sonno e voleva solo liquidare presto la pratica-pagella. Oggi che scuola e università sono profondamente cambiate e libretti e giudizi si smaterializzano, recuperare carta e memoria è lavoro dell’archivista, cronista delle testimonianze del Novecento.
Così nasce l’ Atlante diplomatico degli studenti illustri, frutto della cooperazione di 54 università italiane che sarà presentato il 9 e il 10 ottobre a Como durante UniSTUD, primo coordinamento delle segreterie studenti degli atenei, da Catania a Pavia. Nella due giorni in cui si parlerà di semplificazione e sburocratizzazione degli atenei, obiettivo «risparmio intelligente di carta», trova spazio un’operazione che sarà forse sempre più necessaria nell’era della sovrapproduzione di informazioni: la selezione. Salvare e isolare quello che ha o ha avuto un significato, consegnare il resto al digitale. Così nasce un libro da “Come eravamo”, ricordi per alcuni, una novità per i più giovani, una vaga parentela con l’annuario delle università americane. Carta che racconta l’ordinaria quotidianità di persone destinate alla straordinarietà: Pasolini chiede un duplicato del libretto che ha smarrito, il presidente Ciampi il rimborso delle tasse.