Sabato 9 settembre 2017, a Casarsa, nel giardino interno di Casa Colussi, è stata affollata e festosa la partecipazione alla vernice della mostra I tanti Pasolini, che in vari spazi dell’edificio dedicato al grande poeta-intellettuale friulano espone fino a domenica 12 novembre una cinquantina di storiche fotografie, alcune delle quali inedite, scattate a Pasolini negli anni Sessanta dal fotoreporter romano Carlo Riccardi, classe 1926, noto come il primo paparazzo della “dolce vita”.
Al folto pubblico (tra i tanti, il maestro Elio Ciol, l’assessore alla cultura di Pordenone Marco Tropeano, Livio Jacob, Valentina Gasparet, Maurizio Solidoro, Michela Lupieri) hanno portato i loro saluti Gianni Torrenti, assessore regionale alla cultura, e Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa, mentre a fare gli onori di casa sono stati Piero Colussi e Angela Felice, rispettivamente presidente e direttore del Centro Studi Pasolini.
Di seguito si è sono susseguiti gli interventi di Maurizio Riccardi, figlio di Carlo e fotografo a sua volta, e di Giovanni Currado, che, in quanto responsabili del ricchissimo Archivio Riccardi di Roma da cui provengono le immagini, si sono soffermati sulla genesi e sul significato della mostra e insieme hanno aperto uno spaccato sulla vita culturale della Capitale quando era e veniva chiamata la “Hollywood sul Tevere”. Di quell’ambiente Pasolini fu un protagonista indiscusso, aureolato da un’inattingibile solitudine, come ha rimarcato il critico letterario Filippo La Porta, e insieme da una prismatica versatilità di posture, espressioni e sentimenti, come ha sottolineato a sua volta lo scrittore Roberto Ippolito.
Aspetti di cui ora danno testimonianza le stesse fotografie visibili a Casa Colussi fino al 12 novembre 2017 tutti i giorni, secondo i seguenti orari:
da lunedì a sabato, ore 15-19; domenica ore 10-12 / 15-19.
[idea]Info[/idea] Centro Studi Pier Paolo Pasolini / Casarsa della Delizia
t 0434 870593
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